venerdì, 22 Novembre 2024

Faro dell’Antitrust sui taxi: verifiche su Pos e tassametri

Il Governo promette un accordo a breve sui taxi con una “soluzione improntata all’efficienza e a trasparenza” nei confronti del cittadino, “all’equità” per i tassisti e al “rispetto” delle regole del mercato.

Nel frattempo, però, l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’attività di verifica nel settore dei taxi per le criticità riscontrate a Roma, Milano e Napoli e che creano “pesanti disservizi per l’utenza: dai tempi di attesa all’uso del tassametro, dall’accettazione dei pagamenti elettronici alla corretta funzionalità dei Pos”. L’Antitrust ha quindi chiesto informazioni alle principali società di radiotaxi attive nelle tre città e anche ai Comuni di Roma, Milano e Napoli e alle principali piattaforme per le prenotazioni.

Dal punto di vista della concorrenza, spiega l’Antitrust, “l’obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze ‘a numero chiuso’ che ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio”. L’Autorità ha chiesto, tra l’altro, informazioni sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sui tempi di attesa. Dal lato consumatore l’Autorità intende poi “approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio”.

Intanto, n un’ottica di riforma del settore, si è svolto un secondo tavolo sui taxi, questa volta al Mimit dopo quello di metà luglio al Mit. Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, hanno incontrato i sindacati e le associazioni datoriali, presentando una serie di proposte. In particolare, sono state prospettate misure di sistema, come la possibilità per i Comuni di rilasciare entro un termine predeterminato “una licenza aggiuntiva”, poi misure per affrontare “i picchi della domanda”, con la possibilità per i Comuni di rilasciare licenze aggiuntive provvisorie, per chi già titolare di licenza e misure “volte a semplificare” il meccanismo preesistente delle doppie guide. Inoltre nell’ambito della generale revisione dell’ecobonus, e quindi della transizione green, Salvini e Urso hanno annunciato di voler prevedere “agevolazioni maggiorate” per l’acquisto di vetture elettriche o ibride da destinare alle nuove licenze o a chi intende sostituire il proprio taxi.

“I decreti attuativi che  riguardano taxi e ncc diventeranno realtà al più presto”, ha chiarito Salvini durante l’incontro, aggiungendo che ci sono “aspetti da migliorare ma ci sono punti condivisi”.

Di tutt’altro parere la Cgil che parla di “delusione” dopo il tavolo. La proposta di dare una licenza in più a chi ne ha già una “è assolutamente inconciliabile con una risposta che deve venire, da una parte, dal mercato e dall’altra in base alle esigenze di un territorio”, ha sottolineato Nicola Di Giacobbe, segretario nazionale di Unica Cgil Taxi.

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