venerdì, 22 Novembre 2024

Conclusi restauri Museo Canova grazie al sostegno di Volotea

Si sono conclusi i lavori di restauro presso il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, realizzati grazie al sostegno di Volotea. Grazie all’importante contributo della compagnia, i bozzetti custoditi all’interno del Museo sono tornati al loro originario splendore.
Nel maggio del 2021, con ben 14.222 voti, il Museo ha vinto il contest #Volotea4Veneto – iniziativa nata dalla collaborazione tra la low-cost con base a Venezia e Verona, Gruppo SAVE e Regione del Veneto – sbaragliando la concorrenza di altri tre progetti promossi da altrettanti enti culturali: un risultato straordinario che ha permesso al Museo di avviare il restauro di 34 bozzetti in terracotta. I lavori di restauro sono iniziati nel 2021 e oggi, grazie anche alla collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e l’Università degli Studi di Bologna, possiamo comunicare con orgoglio la loro conclusione.
L’iniziativa #Volotea4Veneto che ha portato alla vittoria del Museo ha confermato ancora una volta la grande sensibilità di Volotea verso il patrimonio artistico e culturale della Regione, rafforzando ulteriormente i suoi legami a livello locale. Da sempre vicina al territorio italiano e alle sue bellezze, la low-cost non è nuova a questo tipo di attività. Sempre in Veneto Volotea ha, infatti, sostenuto quattro anni fa il restauro della balconata sansoviniana di Palazzo Ducale, affacciata su Piazza San Marco a Venezia, riportando agli antichi splendori uno dei più famosi monumenti veneti, e, più di recente, ha finanziato la nuova area di accesso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
“Siamo entusiasti di aver collaborato al restauro dei 34 bozzetti in terracotta del Museo Gypsotheca Antonio Canova – commenta Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea – Queste iniziative ci permettono di stringere un legame sempre più forte con le realtà locali in cui siamo presenti e, allo stesso tempo, ci offrono la possibilità di partecipare attivamente alla tutela dell’arte italiana. Da sempre ci premuriamo di mantenere ottimi rapporti con le città che ospitano i nostri scali e il Veneto, in particolare, dove a Venezia e Verona sono presenti due delle nostre 19 basi, continua a confermarsi una Regione molto strategica per la nostra compagnia”.
“Grazie al sostegno di Volotea abbiamo affrontato un percorso virtuoso che ci ha permesso da una parte di restaurare l’intero corpus di bozzetti in argilla della collezione del Museo e, dall’altra, di approfondire la conoscenza della tecnica creativa dello Scultore: un grande plauso alla compagnia aerea che durante tutte le fasi del progetto, dalle analisi diagnostiche all’intervento di consolidamento, ci è stata a fianco confermando la grande sensibilità verso la salvaguardia del patrimonio artistico. Ci auguriamo che in futuro altri ambiziosi obiettivi possano essere raggiunti insieme”, ha detto Moira Mascotto, Direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
La fase conclusiva dei lavori ha visto il Centro Interdipartimentale per i Beni Culturali CIBA dell’Università degli Studi di Padova impegnato nella conduzione di analisi di tipo non invasivo, con imaging multispettrale e spettroscopiche puntuali di tipo Raman e FORS, che hanno permesso di studiare le superfici e le differenze tra i manufatti.
Questa ricerca ha portato a dei risvolti particolarmente interessanti perché è stato possibile analizzare i materiali utilizzati da Canova e, in particolare, la ricercata “miscela/tecnologia” elaborata e voluta dall’Artista per ottenere il risultato ricercato. Inoltre, le argille usate da Canova sono state messe a confronto con un campione proveniente dalle odierne cave di Possagno per cercare di ricostruire la provenienza del materiale con cui lo Scultore, tra Possagno e Roma, realizzò i bozzetti.
L’aspetto senza dubbio più affascinante è però il lavoro di analisi e studio comparativo delle numerose impronte presenti sui manufatti, elemento utile per il riconoscimento preliminare di opere di supposta mano canoviana, ma di cui l’attribuzione non è ancora stata confermata.
Un grande lavoro di analisi e studio, quindi, che ha permesso di approfondire la conoscenza della tecnica utilizzata da Antonio Canova e che ora, grazie alla fine dei lavori di restauro, ha restituito queste preziose opere al Museo di Possagno dove sono nuovamente esposte affinché il suo pubblico possa goderne in tutta la loro rinnovata bellezza anche oltre i confini nazionali.
Oggi, infatti, alcuni dei bozzetti restaurati si trovano in prestito presso la National Gallery of Art di Washington per “Canova. Sketching in Clay”, un’importante mostra che vuole indagare proprio il processo creativo e la tecnica utilizzata dallo Scultore e che da novembre ad aprile 2024 farà tappa all’Art Institute of Chicago, sottolineando il grande apprezzamento dello Scultore veneto da parte degli Stati Uniti.
A questo link le immagini dei bozzetti restaurati.

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