giovedì, 19 Dicembre 2024

Stop nuovi Airbnb a Firenze, niente Imu su seconda casa per chi rinuncia a locazioni brevi

Stop alla nascita di nuovi Airbnb nell’area Unesco del centro storico di Firenze. Lo prevede una delibera approvata dal Consiglio comunale dopo un ampio dibattito e che ha segnato anche una spaccatura all’interno della maggioranza. L’atto, illustrato in aula dal sindaco Dario Nardella, è passato con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella e quello contrario di Iv, che fa parte della maggioranza. Favorevoli anche Sinistra Progetto Comune, gruppo misto (con Andrea Asciuti) e il capogruppo del M5s Roberto De Blasi.
Contrario, il centrodestra, con Fi che al momento del voto non era però in aula, e il gruppo Centro. Previsto anche l’azzeramento dell’Imu sulla seconda casa, per tre anni, in favore di coloro che rinunceranno alle locazioni brevi e torneranno a quelle ordinarie.

Firenze prova così a mettere un paletto all’espansione senza freni del fenomeno degli affitti turistici brevi che, anche in assenza di una normativa di riferimento, ha visto ‘colonizzare’ gran parte del centro storico e non solo. Non a caso Nardella ha sottolineato che “questa iniziativa non è una panacea ma è un passo concreto”, definendo come “deludenti e inadeguate” le misure previste nelle bozze del decreto in materia annunciato dal ministro del Turismo Daniela Santanché.

“Questa è una strada con un significato politico: proviamo a fare breccia in questa situazione di inerzia nel Paese – ha aggiunto il sindaco – Nel 2016 avevamo poco meno di 6.000 appartamenti inseriti su Airbnb, oggi ne abbiamo quasi 14.378. In questo lasso di tempo, il costo medio dei canoni mensili per le locazioni ordinarie (residenziali) è aumentato del 42%. Solo nell’ultimo anno, l’aumento è stato del 15,1%. Significa pagare, per una singola stanza, almeno 500 euro al mese.

Inoltre, i fiorentini che vivono in centro, 40mila non si lamentano della ztl ma per essersi trovati, d’un tratto, a vivere in condomini-alberghi. Iv, con la capogruppo Mimma Dardano, vede invece il rischio che con l’adozione di questa delibera si creerà una bolla immobiliare gravissima. Campo di Marte e Rifredi diventeranno luoghi ‘di trolley'”. Intanto il coordinatore toscano di Fi annuncia di voler ricorrere al Tar contro l’atto appena varato. Per Fdi, attraverso i consiglieri Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, si tratta di “una delibera sbagliata, fuori tempo e discriminatoria”.

Ubaldo Bocci del gruppo Centro ha sottolineato che l’atto è “tardivo, visto che ormai i grandi gruppi hanno già fatto tutte le speculazioni possibili”. Per Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, associazione degli imprenditori degli affitti turistici “è una scelta completamente sbagliata che va contro il liberalismo del mercato, che mostra caratteri anti democratici e anti costituzionali perché impedisce a imprenditori di inserirsi  in città”.

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