Il Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe incominciare a vedere la luce nella seconda metà dell’anno prossimo con l’avvio dei cantieri in Calabria e Sicilia. Un’opera capace di resistere a un “terremoto disastroso” come quello del secolo scorso, afferma il vicepremier e ministro Matteo Salvini. Dopo il parere positivo della commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente, “il Mit, con l’esito favorevole sulla Via, unitamente al parere della Conferenza di Servizi e al Piano economico finanziario, istruisce la documentazione per il Cipess che potrebbe già deliberare l’approvazione del progetto definitivo entro dicembre”, spiega la società Stretto di Messina, ricordando le prossime tappe per la costruzione del ponte.
Con il via libera del Cipess “prende avvio la fase realizzativa” che comprende innanzitutto la stesura della progettazione esecutiva e l’avvio del programma di opere anticipate, che riguarda le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione. Queste con particolare attenzione alla viabilità, con la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, la predisposizione dei campi base. Poi l’avvio graduale della fase espropriativa, in relazione alle lavorazioni, illustra la società. Quindi i cantieri principali del ponte, gallerie stradali e ferroviarie, torri e blocchi di ancoraggio “saranno avviati nella seconda metà del 2025”.