Il sequestro di un taxi di proprietà di un tassista palermitano da parte dei vigili urbani di Monreale rischia di creare un incidente "diplomatico" con ripercussioni sull'ordine pubblico. Sul piede di guerra ci sono 3.200 tassisti di Palermo che hanno proclamato lo stato di agitazione. Oggi, intanto, le due cooperative che associano i taxi del capoluogo rimarranno chiuse per protesta. Ecco i fatti. Da oltre un anno il comune di Monreale vieta ai tassisti di Palermo di sostare nelle aree riservate ai taxi locali, obbligandoli ad accompagnare i turisti presi in consegna a Palermo e a lasciarli nella cittadina normanna. Una decisione criticata dai tassisti palermitani, alcuni dei quali, violando le disposizioni comunali, hanno rimediato diverse multe perché in passato hanno atteso a Monreale che i clienti ultimassero la visita della cittadina per riportarli indietro come pattuito. Ma la scintilla è scoppiata ieri quando i vigili urbani hanno sequestrato l'auto a un tassista, Antonio Guagliardo di 25 anni, "colpevole" di avere trasportato cinque turisti a Monreale, che avrebbero voluto visitare dopo essere sbarcati da una nave da crociera. I vigili hanno anche chiesto ai turisti di rivolgersi ai taxi di Monreale per essere riaccompagnati a Palermo, ma loro si sono rifiutati. Quindi hanno sequestrato l'auto e inflitto una multa di 155 euro con l'accusa di svolgere un servizio a noleggio. Da qui la forte protesta dei tassisti che si sono rivolti a un legale e annunciano battaglie.