venerdì, 22 Novembre 2024

Federalberghi: no a tassa di soggiorno a Perugia

Per Bianconi serve maggiore attenzione per il settore turistico

"Comprendiamo la necessità di far quadrare i conti, ma imporre una specie di tassa di soggiorno, anche solo di un euro, sui pernottamenti a Perugia sarebbe un gravissimo errore". Sono le parole di Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi della provincia di Perugia, relativamente alla proposta lanciata a Perugia da Rifondazione comunista e abbracciata anche dal Partito Democratico. "È paradossale che a parole si definisca il turismo un settore strategico per l'economia regionale e poi si ipotizzino misure che necessariamente finiranno per scoraggiare ancora di più una domanda turistica, che invece andrebbe sostenuta con ben altre iniziative. Per rilanciare il turismo, al contrario – ha spiegato Bianconi – occorrerebbe una maggiore attenzione verso il settore. Altro che tassa di soggiorno". Secondo i dati del movimento turistico le imprese sono sempre più in sofferenza. Secondo le rilevazioni della Regione, nel 2009 l'indice di utilizzo medio delle strutture alberghiere è stato del 29,5%; quello delle strutture extralberghiere di appena il 14,8%, con una media regionale del 20,1%. L'indice di permanenza si ferma ad un 2,1% per le strutture alberghiere e a una media regionale del 2,8%. La rilevazione periodica su un campione di alberghi effettuata da Federalberghi, nell'ambito del Progetto Benchmarking, realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Perugia , segnala su Perugia una crescita molto esigua del dato riferito all'occupazione rispetto al 2009, che e' stato per di più un anno drammatico per il turismo.

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