C'é anche un operatore turistico libico all'Itb di Berlino. Si chiama Mohammed Saglut e a lui il Financial Times Deutschland ha dedicato un articolo in prima pagina. L'operatore nordafricano, infatti, è convinto che non ci sia alcun motivo di preoccuparsi perché, dice, "presto il paese riuscirà a stabilizzarsi di nuovo". In ogni caso, Saglut ritiene che una guerra contro i ribelli non sia la cosa peggiore per il turismo libico, anche perché pensa che il vero danno lo hanno provocato le sanzioni imposte contro il paese dal 1993 al 1999. Saglut, che a Tripoli possiede anche un hotel e un negozio di souvenir, faceva affari d'oro prima della rivolta: "Le magliette di Gheddafi hanno i margini (di profitto) migliori – confida al quotidiano -. Le compro a sette dollari e le rivendo a 12", in particolare ai turisti italiani. Ma anche il libro verde di Gheddafi vende bene, a tre dollari la copia.
