martedì, 26 Novembre 2024

Ostia, il mare è più salato per i non residenti

Tassa di 1 euro per chi entra negli stabilimenti. Ma i balneari fanno fronte comune

Il mare di Ostia quest'estate è più salato per i non residenti a Roma. Questi ultimi, infatti, saranno soggetti alla ‘tassa' di 1 euro voluta dal Comune allo scopo di risanarne le casse. Contrari  tutti i balneari che, sottotraccia, hanno e deciso di non chiedere i documenti ai clienti. Per Gianni Alemanno, sindaco di Roma, la rivolta "é di una parte minoritaria".
"È una cosa assurda – ha commentato più di un titolare degli stabilimenti balneari – una stupidaggine. Non lo troviamo giusto perché il mare è di tutti. Pagheremo di tasca nostra la tassa ma ai turisti non residenti non chiederemo nulla". La tassa è entrata in vigore l'1 maggio e chi non la pagherà sarà passibile di una multa dai 10 ai 100 euro. Secondo quanto disposto dal Comune di Roma il personale degli stabilimenti è tenuto ad applicare il ‘balzello' e rilasciare una ricevuta con la scritta ‘Spqr'. I vigili urbani si occuperanno di controllare i documenti d'identità e gli scontrini di avvenuto pagamento.
Ma i balneari fanno fronte comune contro la tassa e sono disponibili anche ad addossarsi l'onere di possibili multe. Per Renato Papagni, presidente di Assobalneari non esiste nessun 'patto sotterraneo' tra i titolari degli stabilimenti. "A me non risulta – ha spiegato – E se così fosse sarebbe anomalo. Noi non possiamo essere né controllori né esattori. Il cliente non romano deve quindi fare all'ingresso una sorta di autodichiarazione e dire che non ha la residenza".

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