La proposta lanciata da Alberto Carlino, esperto di marketing internazionale di creare a Caltanissetta una "Università dell'hospitality, disancorata dalle vecchie logiche che legano il consorzio universitario esclusivamente agli atenei siciliani, ma che punti a partnership con università straniere che già godono della fama e della fiducia da parte delle grandi catene alberghiere" ha suscitato qualche perplessità in Giuseppe Cassarà, vicepresidente nazionale di Confturismo e presidente nazionale onorario della Fiavet.
Cassarà, in un commento alla news pubblicata venerdì 16 settembre su sicilia.travelnostop.com scrive: "non possiamo apprezzare la linea di esclusione degli atenei siciliani per la formazione di management per la nostra industria dell'ospitalità. Sarebbe più utile, invece – continua Cassarà – cercare una collaborazione seria e concreta con gli atenei siciliani e il governo regionale affinché si orientino meglio le risorse a disposizione. Occorre rimodulare i piani di studio dei corsi di laurea in scienze turistiche che dovranno indirizzarsi a profili professionali e materie specifiche più collegati alle necessità professionali, a cominciare con l'istituzione severa di corsi di lingua, oggi ancora molto generici. Poi si può scegliere Caltanissetta o altro per la "location" della formazione, ma questo, al momento è secondario" conclude Cassarà.