"L'Enit deve recuperare un ruolo centrale nell'ambito del sistema turistico italiano e deve consolidarsi come braccio operativo dello Stato e delle Regioni per la promozione del brand Italia all'estero": questo l'invito espresso dal ministro del Turismo Piero Gnudi intervenendo a un'audizione in Commissione Industria a Palazzo Madama.
In termini generali, Gnudi ha evidenziato vari punti negativi che al momento a suo giudizio starebbero frenando lo sviluppo del settore. Tra questi: il grave deficit infrastrutturale, la dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese del settore, l'inadeguato livello di formazione degli addetti, un'accentuata stagionalità, la mancanza di player italiani di livello internazionale e i problemi vissuti dalla compagnia di bandiera, vale a dire Alitalia, "direttamente collegata a un numero relativamente ridotto di destinazioni internazionali".
Relativamente alle problematiche di tipo infrastrutturale, Gnudi ha esortato alla creazione di programmi a lungo termine, "con investimenti di grandi dimensioni", ma anche dotando il settore "di una strategia chiara e di medio-lungo periodo, da concordare con le Regioni".