"Sento l'orgoglio di aver realizzato un'avventura imprenditoriale senza precedenti in Sicilia". Così il presidente di Wind Jet Antonino Pulvirenti commenta il progetto di integrazione con Alitalia che rappresenta per la compagnia di Catania "il riconoscimento di un percorso industriale di primo piano che ha consentito alla compagnia siciliana, in pochi anni, di realizzare una crescita importante, tanto da collocarla in termini di traffico, al primo posto tra le low cost italiane". Con i suoi tre milioni di passeggeri, si legge in una nota, Wind Jet conferisce ad Alitalia una dote di traffico e di rotte molto importante ed una presenza di assoluta rilevanza sulla direttrice Sicilia-Nord Italia e Sicilia-Europa.
Le opportunità di ulteriore sviluppo "sono adesso molteplici e collocano l'intera industria di trasporto aereo italiano in una condizione di maggiore competitività sia sul mercato nazionale che su quello internazionale". Pulvirenti assicura che "Wind Jet rimarrà dov'é, continuerà a realizzare la propria attività industriale con l'orgoglio della propria storia e, sono certo, contribuirà fortemente allo sviluppo di questa nuova grande realtà del trasporto aereo, integrata in Alitalia".
Ai consumatori dell'Adoc però questa integrazione non piace. Per questo chiedono all'Antitrust, guidata dal palermitano Giovanni Pitruzzella, "di intervenire per bloccare questa operazione". I deputati all'Ars invocano invece un intervento di Lombardo per evitare "questo ulteriore balzello per i siciliani, che pagano già pedaggi d'oro per superare lo Stretto".
Il timore è che a breve potrebbe esserci una sola compagnia a gestire i collegamenti aerei dalla Sicilia verso Roma e Milano. Oggi da Punta Raisi a garantire il collegamento sono Wind Jet con 2 voli giornalieri, Alitalia con 6 collegamenti e easy Jet con 3 voli. A breve, di fatto, soltanto Alitalia si troverà a gestire 8 collegamenti su 11 per la capitale. Stesso discorso per Milano, dove a far concorrenza rimarrà solo al easy Jet, che comunque non atterra a Linate. "E se Alitalia si comporterà come fatto con le tratte che già gestisce in regime di monopolio, cioè Bologna, Venezia e Napoli, i prezzi saliranno alle stelle", dicono dalla Gesap. La situazione di monopolio peggiorerà a Catania, dove Alitalia si troverà a gestire da sola tutte le tratte da e per Roma.