lunedì, 25 Novembre 2024

Egitto, la rivoluzione ha causato crollo arrivi a -33%

Il ministro del turismo in visita a Bit rassicura gli italiani e punta a 30 mln di turisti nel 2017

La rivoluzione del 2011 che ha portato alla caduta di Hosni Mubarak ha fatto perdere all'Egitto il 33% di arrivi, che lo scorso anni si sono fermati a quota 10 milioni. Ora però, assicura il ministro del Turismo, Mounir Fakhri Abdel Nour, il Paese "guarda con ottimismo al 2012", nonostante ancora nelle ultime settimane non siano mancate proteste e manifestazioni. Per il ministro, "sono i media ad aver creato la percezione che ci sia pericolo: si concentrano sulle cattive notizie e cercano il sensazionalismo, ma al di fuori di quel chilometro quadrato di piazza Tahrir è tutto tranquillo e sicuro".
Fatto sta che l'anno scorso i turisti italiani, complice forse anche la crisi, sono stati il 50% in meno. In visita alla Bit, a Fieramilano, dove l'Egitto è presente con un grosso stand promozionale, il ministro punta dunque a rassicurare i potenziali viaggiatori, dopo che nel 2011 il fatturato del settore è sceso da 12,5 a 9 miliardi di dollari. Per i prossimi anni, spiega Abdel Nour, "abbiamo piani molto ambiziosi: arrivare nel 2017 ad attrarre 30 milioni di turisti, investendo per aumentare la capacità degli aeroporti, dei porti, degli hotel".

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