In seguito a un incidente, un autobus turistico si è ribaltato in Egitto sull’autostrada che collega il Cairo e la città di Suez, causando il ferimento di nove italiani, tra cui due in maniera abbastanza seria tanto da essere ricoverati in terapia intensiva. Le ferite riportate dagli altri sette vengono definite lievi e ieri sera gli sfortunati turisti erano segnalati in via di dimissione dall’ospedale.
Il feriti sono stati nel complesso oltre 40, almeno secondo informazioni accreditate da un autorevole media egiziano. L’incidente è avvenuto sabato tra le 19.30 e le 20: i turisti, alloggiati a Sharm el-Sheikh, avevano appena concluso una gita di un giorno al Cairo e stavano tornando verso i loro alberghi all’estremità sud della penisola del Sinai.
Come ha ricostruito per l’ANSA un responsabile dell’operatore turistico ‘Best Egypt Travel’, che ha organizzato la vacanza, il mezzo viaggiava nella corsia riservata ai bus sull’autostrada Suez-Il Cairo quando un camion gli avrebbe tagliato la strada: per evitare un impatto il veicolo si è ribaltato. Il bus era inserito in un convoglio di dieci altri autobus turistici scortati da due auto della polizia e si è ribaltato in un tratto in cui la velocità consentita era al massimo di 100 km/h.
Dei due italiani finiti in terapia intensiva al policlinico di Suez, una sarebbe una donna di 34 anni, accompagnata dal marito, rimasto praticamente illeso. Il direttore dei servizi sanitari del governatorato di Suez, Ismail El-Hafnawy, ha detto inizialmente che la donna rischiava di perdere un braccio, mentre il responsabile locale di ‘Best Egypt Travel’, Mohamed Saad, ha sostenuto che si tratta solo “di un problema ai legamenti”. “I due pazienti italiani in terapia intensiva si sono stabilizzati e hanno superato la fase critica”, ha comunque rassicurato El-Hafnawy successivamente.
In serata Saad ha riferito che la donna era stata sottoposta a un intervento chirurgico e gli italiani leggermente feriti erano in via di dimissione, con un bus in attesa davanti al ‘Suez Medical Complex’ per trasportarli a Sharm el-Sheikh. Anche se Saad parla di 42 turisti coinvolti, media locali citati dal sito dell’autorevole quotidiano al-Ahram ne indicano 46 (oltre a tre dipendenti egiziani, 21 cittadini russi, 11 turchi, 9 italiani e due britannici). I ricoverati in terapia intensiva sono stati in tutto quattro, ha precisato Saad.
Nonostante investimenti per una media equivalente a un miliardo di euro l’anno nell’ultimo decennio, voluti dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, le strade egiziane continuano a essere spesso teatro di incidenti stradali: i feriti l’anno scorso sono stati più di 71 mila, in aumento del 27% rispetto al 2022. Il numero di decessi però ha subito una riduzione del 24%, scendendo a poco meno di 5.900 nel 2023.
L’ambasciata d’Italia in Egitto, d’intesa con la Farnesina, si è subito attivata e segue il caso dell’incidente del bus che ha visto coinvolti gli italiani, con il console italiano recatosi a Suez per accertarsi che venisse fornita loro la migliore assistenza medica possibile. Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato subito informato.
L’incidente ha creato allarme in un Paese che trae dal turismo una notevole parte della propria valuta pregiata e circa l’8-9% del suo Pil: il nosocomio di Suez ha dichiarato, per poi ritirarlo dopo alcune ore, lo stato d’emergenza e ha precettato tutto il personale medico a disposizione. La situazione è stata seguita con attenzione anche dal ministro della Salute egiziano, Khaled Abdel-Ghaffar.
(foto FB Associazione Italo-Egiziana Eridanus)