Oggi la vacanza non finisce più una volta rientrati a casa. Anzi, neanche il tempo di disfare le valigie che il viaggiatore si mette davanti al pc per raccontare la sua esperienza in uno dei tanti blog che prolificano quotidianamente. E ancora recensisce i luoghi, dà i voti ad alberghi, consiglia o sconsiglia. Ed ecco che lo sconosciuto viaggiatore può avere l'effetto di un terremoto sulla struttura ricettiva o sul villaggio turistico. "Una volta quando mi presentavo come TripAdvisor facevano pure gli spiritosi – dice Vittorio Deotti, manager del sito in cui gli utenti si scambiano i loro pareri – Oggi sanno tutti benissimo cosa significa".
E visto che ormai il turismo sta diventando il settore leader dell'economia digitale, anche la Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si è aperta ieri nel quartiere fieristico di Rho-Pero, ha sviluppato la piattaforma online Smart Community che in poche settimane ha aggregato, dai canali social selezionati degli espositori della manifestazione 2012, oltre 22 mila news multimediali.
Ma accanto al boom di social media event e blogtrip che raccontano il territorio, le manifestazioni culturali, l'adeguatezza delle strutture, e alla sfida che il web rappresenta anche per la promozione territoriale, diventano sempre più importanti anche i cosiddetti gruppi d'acquisto. Il fenomeno, cominciato da consumatori che si univano per comprare all'ingrosso prodotti alimentari e rivenderli tra loro risparmiando fino al 70%, si è allargato a merci di qualunque tipo, viaggi e vacanze comprese. "Alcuni di noi li considerano una minaccia, hanno paura che così ci tolgono il lavoro – spiega un operatore turistico – Altri invece sono stati abilissimi a sfruttare il fenomeno come un'opportunità, hanno capito quale strabiliante mezzo di promozione siano per raggiungere un target enorme, in diversi periodi dell'anno".
