martedì, 26 Novembre 2024

Codice Turismo, bocciato anche l’articolo sul turismo accessibile

Insorgono le associazioni dei disabili: ora le Regioni legiferino in fretta

Fa discutere la "bocciatura", da parte della Corte Costituzionale, di 19 articoli del Codice del Turismo ideato dall'ex ministro Maria Vittoria Brambilla. La Corte Costituzionale, con una sentenza pubblicata il 6 aprile scorso, ha accolto il ricorso di alcune Regioni italiane (Umbria, Toscana, Puglia e Veneto) contro il cosiddetto Codice del Turismo che, nelle parti impugnate – ha riconosciuto la Consulta – interviene in materie di competenza regionale. La Consulta ha rigettato il ricorso della Regioni che chiedevano di censurare l'intero provvedimento, ma ha accolto le contestazioni relative ai singoli articoli e alle singole norme, perché alcune di esse "disciplinano ex novo i rapporti tra Stato e Regioni".  
Tra quelli bocciati anche l'articolo 3 che prevede l'accessibilità alle strutture turistiche e ricettive e tende a "garantire che le persone con disabilità (motorie, sensoriali e intellettive) possano fruire dell'offerta turistica, a parità di qualità e senza aggravio di costi rispetto agli altri fruitori", recependo per la prima volta in norma di legge quanto già contemplato nella Convenzione Onu in merito al diritto delle persone disabili di usufruire in piena libertà delle proposte turistiche. Una bocciatura che ha suscitato la protesta del Coordinamento delle associazioni delle persone con sindrome di Down (Coordown). Ora, dicono, "ci aspettiamo che le regioni, in ottemperanza alle proprie prerogative, legiferino in materia nel più breve tempo possibile, visto anche l'approssimarsi della stagione turistica 2012 ormai alle porte".   

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