"La Giunta regionale deve riprendere subito la trattativa con le parti sociali per l'approvazione del Piano demaniale marittimo per l'Abruzzo". Lo ha chiesto l'assemblea regionale degli esercenti gli stabilimenti balneari associati alla Fab-Cna, riuniti alla Fiera Adriatica di Silvi Marina. Per il segretario Cristiano Tomei sono oltre 600 le imprese turistiche in attesa che la Regione si doti di un nuovo piano-spiaggia, in più ci sono i 19 comuni costieri abruzzesi che da tempo chiedono una norma e criteri uniformi, entro i quali dare vita ai rispettivi piani. Secondo la Fab-Cna, da oltre un anno si è interrotta ogni forma di comunicazione tra l'assessorato al Turismo guidato da Mauro Di Dalmazio e le associazioni del settore. "Eppure – argomenta Tomei – sono in corso riflessioni importanti, soprattutto a livello continentale, che entro pochi anni modificheranno profondamente il profilo delle imprese turistiche e il loro modo di essere. Di tutto questo in Abruzzo non vi è traccia, perché in 12 mesi il confronto è stato incentrato su problemi di secondo piano: come le recinzioni degli stabilimenti e come i tentativi di imporre leggine ‘ad personam', poi bocciate dal consiglio regionale".