L’Aquila piace. È quanto emerge dai dati dello IAL (Indicatore di Attrattività Locale) elaborato da Assirm, Associazione degli Istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale, che ha analizzato i capoluoghi di provincia abruzzesi realizzandone una graduatoria di attrattività, sulla base del livello di benessere e del potenziale di sviluppo.
Secondo la ricerca L’Aquila ottiene il primo posto come capoluogo di provincia maggiormente attrattivo (IAL 110,3), seguita da Teramo (IAL 107,9) e Chieti (IAL 106,9). Pescara, invece, sarebbe la meno attrattiva (IAL 104,0).
“La società indipendente Assirm ha condotto un’indagine tecnico-scientifica, attraverso l’utilizzo di 10 indicatori socio-economici, capaci di rilevare le caratteristiche economiche, demografiche e sociali di un territorio e di valutarne la competitività. Non ci crederà nessun cittadino aquilano, ma è proprio L’Aquila ad aggiudicarsi il primo posto, davanti a Teramo, Chieti e Pescara”, commenta sodisfatto Lelio De Santis, l’assessore al Turismo e Bilancio.
“Questo vuol dire – afferma De Santis – che la Città ed il suo territorio hanno notevoli potenzialità di crescita ed offrono importanti opportunità di investimento e di sviluppo economico. E questo vuol dire che spetta alla Classe dirigente tutta, politica ed amministrativa, imprenditoriale e sindacale, utilizzare questa condizione di vantaggio e mettere a disposizione del mercato il meglio in termini di servizi e di infrastrutture perché le potenzialità di un territorio diventino opportunità concrete di crescita e di occupazione.
Vuol dire, soprattutto – prosegue – che è antistorico ed improduttivo beccarsi tutti i giorni su ogni problema o su ogni progetto di sviluppo, dall’adeguamento delle infrastrutture del Gran Sasso al rilancio del comparto industriale, passando per le polemiche sulle tasse o sul Progetto CASE, che avvelenano gli animi degli aquilani e che seminano sconforto e sfiducia.
Tutto questo può produrre un momento di visibilità o qualche voto, ma non aiuta di certo gli aquilani, che hanno bisogno di risposte e non di polemiche continue. Bisogna fare squadra, senza confusione di ruoli e senza rinunciare alle proprie posizioni, anteponendo gli interessi generali a quelli particolari o appartenenti solo alle logiche politiche, per non perdere il treno della rinascita della Città”, conclude De Santis.