Un’indagine del Cresa rivela segnali di ripresa in Abruzzo, dopo 7 anni di recessione. Nel 2014 la contrazione del Pil abruzzese è stata determinata dal contributo negativo di tutte le componenti della domanda interna, in particolare quella relativa agli investimenti fissi lordi (-1,1% rispetto al 2013) mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dello 0,2%.
Per quanto riguarda il turismo in Abruzzo, gli arrivi in Abruzzo nel 2013 sono stati 1.511.212 (pari all’1,5% del totale nazionale), le presenze 6.938.239 (1,8% delle presenze in Italia), la permanenza media di 4,6 giorni, superiore ai 3,6 giorni medi italiani.
Teramo registra il 33,6% degli arrivi e il 51,0% delle presenze; seguono L’Aquila, Pescara e Chieti con rispettivamente il 27,0%, 20,3% e 19,1% degli arrivi e il 18,0%, 15,0% e 15,9% delle presenze. La durata media dei soggiorni a Chieti e provincia è di 4,1 giorni nelle strutture alberghiere e di 8,2 giorni in quelle extra alberghiere. Qui le strutture alberghiere registrano l’82% degli arrivi e il 18% e delle presenze provinciali. L’Aquila mostra, inoltre, la minore capacità di attrarre turisti per periodi prolungati (3,1 giorni in entrambi le tipologie), al contrario di Chieti, che sul fronte delle permanenze extralberghiere registra soggiorni medi di 8,2 giorni.