‘Smart walking’, avventura di un lavoratore da remoto diventa progetto turistico

Diventa un progetto permanente l’avventura Smart Walking di Davide Fiz, 46 anni, appassionato trekker e consulente di commercio digitale che ha trascorso gli ultimi mesi camminando tra i paesaggi più belli d’Italia e lavorando in remoto dalle varie tappe.
L’idea punta a dimostrare che conciliare passione e lavoro non solo è possibile ma può anche creare ricchezza e opportunità in un periodo di crisi economica e occupazionale. Dal 9 marzo al 22 ottobre Davide Fiz ha attraversato 20 regioni italiane percorrendo altrettanti cammini per un totale di 2.500 km.
A raccogliere l’invito di Fiz, i referenti dei 20 cammini italiani percorsi a piedi per un dibattito sulle potenzialità future del progetto, ovviamente associato a un trekking svolto lungo il Cammino di San Pietro Eremita, da Carsoli a Tufo.  Tra le proposte emerse, quella di far diventare lo smart working una risorsa funzionale alla promozione delle aree rurali, anche attraverso una sorta di Manifesto, un ‘timbro di qualità’ che certifichi nuove espressioni professionali.
“Diffondere la cultura dei cammini e soprattutto ‘mettere in rete’ i cammini di tutta Italia
, è un’intuizione che può solo aiutare la rinascita dei nostri territori”, ha detto la sindaca di Carsoli Velia Nazzarro. “Siamo giunti in quel crocevia partendo tutti da strade differenti e abbiamo trovato Davide lì, ad attenderci – ha detto Tiziano D’Urbano Basile, del gruppo del Cammino di San Pietro Eremita – ci siamo presi per mano e abbiamo proseguito insieme, l’Italia davvero unita nei suoi sentieri, nei suoi borghi. L’abbraccio – ha concluso – si è sciolto soltanto con la promessa che fosse un principio”.

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