lunedì, 23 Dicembre 2024

Matera, Massari dice no a tassa di soggiorno

La tassa avrà seri riflessi negativi sullo sviluppo del settore turistico

“Il nostro gruppo consiliare ritiene che l’istituzione nella città Matera della tassa di soggiorno, che il Consiglio Comunale discuterà domani, martedì 24 aprile, avrà seri riflessi negativi sullo sviluppo di uno dei pochi settori produttivi, ancora presenti nella nostra città, qual è quello turistico. Sono francamente sorpreso della superficialità con la quale questa amministrazione intende istituire la ‘Tassa sul turista’, – senza tener conto delle osservazioni delle associazioni di categoria e degli operatori turistici. Un tassa che colpisce un settore ancora in fase ‘embrionale’, nella nostra città, particolarmente fragile e caratterizzato ancora da molte potenzialità e poche realtà”. Sono le parole di Enzo Massari, presidente del Gruppo consiliare ‘Lista Stella per Matera ed Adduce’.
“Il comparto turistico di Matera in questi ultimi 5 anni ha la propria offerta con un sensibile incremento del numero di posti letto (circa 2.400 nel 2011), ma non la propria capacità attrattiva, con proporzionale sviluppo dei flussi turistici. Flussi oggi ancora molto modesti – ha aggiunto Massari – Basti osservare i dati del 2011 dell’Apt che evidenziano 115.00 arrivi e 182.00 presenze, nelle strutture ricettive presenti in città, con un tasso di permanenza media di 1,5 giorni ed un tasso di occupazione medio annuo del 26%. Significa che mediamente solo 26 camere su 100 sono state occupate e che i turisti che giungono nella nostra città soggiornano mediamente 1 sola notte nei nostri alberghi. A fronte di tali dati, mi sarei aspettato interventi tesi a favorire il prolungamento del soggiorno dei turisti e non una tassa sul soggiorno che, tra l’altro, ha un importo che varia tra i 2 ed i 3 euro, ed applicata per una permanenza fino a 5 giorni. Una tassa irragionevole, che provocherà inevitabilmente un incremento nel costo di soggiorno per i turisti del 4-5% con una conseguente perdita di competitività dei nostri operatori a tutto vantaggio delle città competitor della vicina Puglia. Credo invece che da amministratori responsabili – ha concluso – occorra operare, in questo momento, sul lato delle uscite, con tagli mirati che eliminino i tanti sprechi ancora presenti nella macchina comunale, piuttosto che agire, anche a livello locale, con ulteriori imposte. Per queste motivazioni invito il sindaco e l’assessore competente a ritirare un provvedimento che ritengo iniquo e dannoso per lo sviluppo di questa città, preannunciando sin d’ora il nostro voto contrario”.

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