La mostra fotografica ‘L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi’ di Paolo Rumiz, realizzata dalla Società geografica italiana, sbarca a Melfi.
Obiettivo dell’esposizione è riscoprire e restituire al Paese l’intero itinerario della prima grande via europea, da Roma a Brindisi, a 2327 anni dall’inizio della sua costruzione. L’accordo rientra nel Piano stralcio “Cultura e Turismo” del Piano di Sviluppo e Coesione 2014 -2020.
Dopo l’apertura a Roma e le tappe in Puglia e Campania, la mostra arriva in Basilicata, nello spazio espositivo del Museo Archeologico di Melfi.
“L’investimento della Regione, che ammonta a 2 milioni di euro di fondi Fsc – spiega Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici – ha riguardato il ripristino del tracciato originario della Via Appia, lì dove possibile, nonché la fruizione dello stesso attraverso le tecnologie Ict, in maniera immersiva. Inoltre sono state realizzate azioni di comunicazione e fruizione del tracciato con pannellatura sul territorio, analoga a quella nazionale, ed è stato predisposto il bando aiuti a piccole imprese di accoglienza turistica per i camminatori”.
Oltre alle foto, ai filmati e alle musiche originali di Alfredo La Cosegliaz, l’allestimento comprende mappe antiche e moderne, la tracciatura del percorso in tappe su un grande plastico dell’Italia meridionale, fotografie e documenti provenienti dagli archivi della Società geografica Italiana onlus e infine un cippo in pietra che riporta scolpito il simbolo composto dalle lettere ‘Appia’, adottato come segnavia del cammino dal Mibact nell’ambito del progetto ‘Appia Regina Viarum – Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano dell’Appia’.
La mostra resterà aperta fino al 3 giugno.