"Non basta realizzare un sito internet come ha fatto il commissario straordinario del Parco, Domenico Totaro, per lanciare una campagna nazionale di promozione turistica a favore del Parco Nazionale Val d'Agri e tanto meno partecipare a borse e fiere nazionali ed internazionali di settore per avere più turisti in Val d'Agri". A sostenerlo è il presidente del Csail, Filippo Massaro, riferendo che rispetto alla Pasqua e alla Pasquetta 2009 in Val d'Agri non si registrano significative variazioni in termini di visitatori e di presenze. Alberghi e ristoratori possono confermare che si è trattato della clientela abituale, per lo più di famiglie pugliesi, che dopo la passeggiata e quindi una gita di mezza giornata, consumano il pranzo preferendo gli agriturismi. "Il problema vero – precisa Massaro – è che il Parco Nazionale Val d'Agri non ha ancora una sua identità. Anzi il richiamo vero e proprio continua ad essere quello dei pozzi del petrolio con la "curiosità" di vedere da vicino un'attività estrattiva e di ricerca di idrocarburi, piuttosto che scoprire le risorse naturalistico-ambientali, quelle dei centri storici e quelle delle tradizioni popolari". Per questo il motivo, il Csail a sollecitare il superamento della fase di commissariamento del Parco per dare all'Ente organismi amministrativi e tecnici in grado di garantire la gestione normale delle attività del territorio.