In Basilicata avviati interventi per prima ciclovia turistica del Sud

In Basilicata si lavora per la realizzazione della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la prima ciclovia turistica del Sud, lungo una via verde che per oltre 500 chilometri toccherà le opere del più grande acquedotto d’Europa, dalle sorgenti a Caposele in Irpinia fino a Santa Maria di Leuca in Salento, passando per il Vulture, l’Alta Murgia, la Valle d’Itria e l’Arneo. A sottolineare l’avvio dell’iter dell’opera è il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, a cui aderiscono oltre 80 associazioni di Basilicata, Campania e Puglia. Nei giorni scorsi, la Basilicata ha approvato il piano economico per la Ciclovia, l’atto fa seguito all’impegno assunto con la sottoscrizione nel luglio scorso da parte delle tre Regioni Basilicata, Puglia e Campania di un protocollo d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e i Trasporti e con il ministero al Turismo e ai Beni Culturali per la progettazione e realizzazione del percorso.

Il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese ha esortato la regione Puglia ad accelerare l’iter per la realizzazione dell’opera. Secondo Giuseppe Dimunno, coordinatore Fiab di Basilicata e Puglia e referente per i rapporti con le istituzioni del Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto: “il fatto che la Regione Basilicata faccia proprio l’itinerario da noi individuato è un importante risultato dell’attività del coordinamento e della credibilità guadagnata sul campo”. Dimunno spiega che ad oggi, lo studio di fattibilità redatto in passato dalla Regione Puglia, che va da Venosa e Palazzo San Gervasio, già al confine con la Puglia, fino a Villa Castelli e al serbatoio di San Paolo in agro di Salice Salentino, rappresenta la metà dell’intero percorso. 

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