Un piano zootecnico regionale per potenziare il comparto che racchiuda anche l’utilizzo di bioenergie ed una nuova legislazione su sviluppo rurale e turismo per incrementare le possibilità di crescita delle aree interne.
La richiesta parte da Melfi, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, che l’ha lanciata nel corso della manifestazione “La notte del brigante”. Illustrando gli ultimi provvedimenti in tema di zootecnia, ha anticipato che i provvedimenti in corso di studio, anche a seguito degli incontri svolti con l’assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso e con il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, riguardano la realizzazione di strade per l’equiturismo e di quelle storico-naturalistiche della transumanza. “Tutto ciò giova all’immagine della zootecnia – ha dichiarato l’assessore che è sempre più legata al miglioramento genetico, attuato di concerto con le associazioni provinciali allevatori, ma anche e soprattutto all’equiturismo che rimane una grande opportunità per far conoscere i nostri straordinari paesaggi rurali attraverso itinerari ippoturistici che possono rappresentare un momento importante finalizzato anche alla valorizzazione e alla promozione dei piatti locali e dei prodotti tipici lucani”.
La richiesta parte da Melfi, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, che l’ha lanciata nel corso della manifestazione “La notte del brigante”. Illustrando gli ultimi provvedimenti in tema di zootecnia, ha anticipato che i provvedimenti in corso di studio, anche a seguito degli incontri svolti con l’assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso e con il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, riguardano la realizzazione di strade per l’equiturismo e di quelle storico-naturalistiche della transumanza. “Tutto ciò giova all’immagine della zootecnia – ha dichiarato l’assessore che è sempre più legata al miglioramento genetico, attuato di concerto con le associazioni provinciali allevatori, ma anche e soprattutto all’equiturismo che rimane una grande opportunità per far conoscere i nostri straordinari paesaggi rurali attraverso itinerari ippoturistici che possono rappresentare un momento importante finalizzato anche alla valorizzazione e alla promozione dei piatti locali e dei prodotti tipici lucani”.
