domenica, 17 Novembre 2024

Calabria istituisce Comitato Unesco per promuovere beni culturali

Sfruttare il ‘peso’ dell’Unesco per promuovere il turismo culturale sul territorio regionale: è questo l’obiettivo del comitato regionale Unesco insediatosi in Calabria, comitato presieduto da Domenico Romano Carratelli.
“Sulla base dei riconoscimenti già ottenuti dalla Calabria, la ‘Varia’ di Palmi, la Sila come riserva delle biosfere e il Duomo di Cosenza come simbolo di pace, la Regione ha inteso costituire il comitato Unesco della Calabria, per promuovere e sostenere i beni e le candidature calabresi presso l’Unesco” ha affermato Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura.
Attualmente, la Calabria annovera la Varia di Palmi (festa popolare cattolica) come patrimonio orale e immateriale dell’Unesco.

Tra le candidature già al vaglio dell’organizzazione delle Nazioni Unite la Calabria annovera la Sila, come patrimonio materiale dell’umanità, e il ‘Codex Purpureus Rossanensis’ come patrimonio immateriale ‘Memoria del mondo’; la Regione sta inoltre lavorando per candidare anche le minoranze linguistiche e il ‘Codex Romano Carratelli’, un manoscritto risalente al XVI-XVII secolo acquistato nel 2008 sul mercato antiquario proprio da Domenico Romano Carratelli, ex presidente del Consiglio Regionale della Calabria ed ex assessore al Turismo, deputato, senatore e sottosegretario ai Lavori Pubblici, nonché fondatore, a Vibo Valentia, dell’Accademia dei Bibliofili.

Domenico Romano Carratelli, nominato presidente del comitato regionale Unesco, ha sottolineato l’importanza di dare dignità alla Regione sul piano culturale e ha convenuto di stabilire contatti con il Mibact, il comitato nazionale Unesco, i club Unesco nazionali, regionali, provinciali, focalizzando l’attenzione sulla tutela del patrimonio e per verificare le realtà che hanno avviato il percorso per un possibile riconoscimento del patrimonio Unesco. Il comitato è composto inoltre da Luigi Renzo, Patrizia Nardi, Vincenzo Arvia, Marilena Cerzoso, Nando Ciliberti, Franco Ferlaino, Sonia Ferrari, Franco Galiano, Leonardo Leonetti, Adelmo Manna, Enrico Marchianò, Rocco Militano, Antonio Montuoro e Antonio Montuoro. 

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