Dal Mibact è arrivata la dichiarazione di interesse culturale per le Ferrovie Taurensi. Lo rende noto il Segretariato regionale del Mibact per la Calabria.
“Le linee ferroviarie calabresi Gioia Tauro-Palmi-Sinopoli e Gioia Tauro-Cinquefrondi, dette anche linee Taurensi – è scritto in una nota del Mibact – sono state costruite tra il 1910 e il 1934 per facilitare i collegamenti tra la costa e l’entroterra della Piana di Gioia Tauro nell’ambito di un progetto di collegamento su rotaie ambizioso e funzionale. Costituivano un tratto della Ferrovia Calabro-Lucana, pensata come un’ampia rete che si doveva sviluppare su un vasto territorio che comprendeva Campania, Basilicata, Puglia e Calabria e sette province: Bari, Salerno, Potenza, Matera, Cosenza, Catanzaro (che allora comprendeva anche i territori delle attuali province di Crotone e Vibo Valentia) e Reggio Calabria.
Le linee Taurensi – prosegue la nota – sono una memoria storica, testimonianza dello sviluppo tecnologico, industriale e culturale del territorio che ha legami con la storia della tecnica, dell’industria e dei trasporti: basti citare la presenza, lungo il tracciato, di notevoli ponti e viadotti in muratura o in acciaio, necessari per superare le asperità del territorio, alcuni dei quali di importante impegno tecnico e realizzativo, e poi ancora piazzali di manovra, depositi, rimesse per le locomotive, stazioni, case cantoniere. L’intero tracciato, in una inscindibile unità con il paesaggio che attraversa, lo arricchisce di una storia che dura da oltre un secolo”.