I progetti ADA Calabria per un’offerta turistica identitaria
26 Novembre 2025, 10:30
Expo Fata, promossa dalla Fondazione Eugenio Mancuso e dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, svoltasi presso il Mercato Agroalimentare della Calabria – Comalca, si è
chiusa col focus sulla qualità dell’offerta turistica della Calabria, fra tradizione e cambiamento, con la
presentazione del progetto Enotria: da terra di vino a patria della Dieta Mediterranea, studi e indagini dei
delegati Michelangelo Frisini e Marco Borgese dell’associazione direttori d’albergo della Calabria.
“Il tema scelto per questo convegno, l’offerta turistica della Calabria tra tradizione e cambiamento rappresenta il nodo centrale dello sviluppo futuro della Calabria, vale a dire l’alleanza strategica tra agricoltura, turismo e ambiente che costituiscono un’unica filiera, anche se ogni settore presenta le sue peculiarità.
Il turismo che sempre di più si sta dimostrando un comparto essenziale per l’economia italiana rappresentando il 13% del PIL e garantendo oltre 3 milioni di occupati. In Calabria, dove le potenzialità sono enormi grazie alle risorse naturali assolutamente uniche, si registrano incoraggianti passi in avanti, anche se spesso i dati non sono omogenei, ma che comunque ci segnalano un complessivo aumento delle presenze durante tutto l’anno.
Confortanti i dati dei 3 aeroporti ed è incisiva la campagna promozionale da parte della Regione, soprattutto grazie agli accordi con la Rai e quindi con la presenza molto fitta delle nostre località nelle principali trasmissioni dedicate al turismo e all’ambiente. L’offerta turistica della Calabria è, sulla carta, impressionante come l’alta qualità della ristorazione e della produzione agro-alimentare. Occorre
costruire un sistema ancora più avanzato del turismo calabrese che coniughi la tradizione con le esigenze di cambiamento e di maggiore qualificazione professionale”, ha detto il decano ADA Calabria Michelangelo Frisini.
Marco Borgese, delegato dall’ADA Calabria e project manager “Enotria: da terra di vino a patria della Dieta Mediterranea”, ha presentato una visione turistica basata su due marcatori distintivi che riguardano la storia dell’antica Enotria – dal greco ‘terra di vino’ – e la destinazione Calabria come patria che ha dato i natali alla Dieta Mediterranea, sottolineando come obiettivo progettuale quello di far conoscere la meta turistica calabrese come culla di cultura e meta ambita per i suoi prodotti identitari, cooperando con le associazioni dell’ampia filiera enogastronomica per programmare una valorizzazione degli studi scientifici effettuati a Nicotera negli anni ’50 dagli scienziati capitanati da Ancel Benjamin Keys, al fine di proporre agli ospiti dei menù che siano un viaggio sensoriale alla scoperta di uno stile di vita alimentare incentrato sull’equilibrio di nutrienti e il giusto apporto calorico dei cibi, che rendono la Dieta patrimonio immateriale dell’umanità Unesco.
Un’attenzione nei confronti della salute dell’ospite che potrebbe essere riconosciuta da un ‘marchio’
all’impresa turistica da parte del Centro Studi Manageriali ADA ‘Raffaello Gattuso’, garantendo una
formazione adeguata alle brigate di sala e di cucina sulla conoscenza dei prodotti certificati che devono
essere valorizzati nella presentazione del piatto. Si punta a non disperdere questo patrimonio che
rappresenta un valore aggiunto per il territorio, tanto da portare l’ADA ha sottoscrivere con protocollo
d’intesa con l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento Biologico per
proficue sinergie al fine di attrarre potenziali turisti da ogni parte del mondo, creando un sistema regionale che dia loro l’opportunità di ricevere un servizio di qualità e una scelta di materie prime certificate dalla Dieta Mediterranea, costruendo un valido esempio esportabile nelle altre regioni italiane come buona pratica.
All’evento è stata fatta la fotografia dettagliata di come l’associazione dei direttori d’albergo incide nel
settore turistico regionale, giocando un ruolo determinate sui flussi turistici, sull’economia e sul pil della
Calabria. Lo studio dell’osservatorio ADA mette in evidenza un contributo del 13,5% sul totale delle presenze nel 2023, generando 1.112.882 pernottamenti, di cui 70.772 stranieri, sui 7,8 milioni di presenze
in Calabria secondo l’Istat. Dati che sottolineano il ruolo cruciale degli associati ADA sul turismo e la loro
capacità di attrarre un numero considerevole di turisti nelle 4.259 camere e nei 12.057 posti letto gestiti,
che contribuiscono all’occupazione di 1.900 figure professionali. Il dato più rilevante è il fatturato generato nel 2023 che è superiore a 81 milioni.