“Il progetto non prevede parcheggi, impensabili da realizzare perché l’area è interdetta al traffico se non in via straordinaria, ma il prolungamento del sagrato della chiesa”. È quanto ha detto Peppino Vallone, sindaco di Crotone, nel corso di una conferenza stampa circa la vicenda dei lavori di “ricerca, conservazione e valorizzazione e archeologica” dell’area prospiciente il santuario di Capo Colonna.
I lavori hanno suscitato numerose polemiche e un gruppo di cittadini presidia il sito in segno di protesta perché contrario alla realizzazione di un piazzale là dove sono stati rinvenuti manufatti di epoca romana.
“Come amministrazione comunale – ha aggiunto – siamo disponibili perché ci sia un incontro al Mibact dei Beni culturali. L’intervento a Capo Colonna è stato condiviso con tutte gli enti che avevano titolo ad esprimersi: la Soprintendenza archeologica della Calabria, la Regione ed il Comune di Crotone. Con i fondi a disposizione è stata fatta una ricerca archeologica e sono stati rinvenuti resti di una certa importanza. Non c’erano fondi sufficienti per valorizzarli diversamente, ma, con la Soprintendenza, si è preferito assicurare la loro perfetta conservazione realizzando un sagrato che riprodurrà anche una copia del porticato rinvenuto. Ciò preserva i reperti e lascia aperta la possibilità di riportare alla luce, quando ci saranno i fondi sufficienti, trovando i reperti perfettamente conservati. Con questo progetto – ha aggiunto il sindaco – si è puntato invece alla valorizzazione di un altro reperto archeologico: un mosaico scoperto già da diversi decenni. Non piace la copertura prevista sul mosaico? Tutti sappiamo bene che Capo Colonna è esposta alle intemperie ed i tecnici hanno valutato che occorresse una soluzione che garantisse maggiore protezione”.
Quanto alla protesta il sindaco Vallone ha aggiunto che essa “nasce dalla difficoltà che ha la politica a parlare con la gente, ma se questo può servire ad attrarre per Capo Colonna ulteriori risorse per valorizzare quel sito, che ben venga”.