Solidarietà in Calabria e offerte di ospitalità gratuita per la giovane coppia omosessuale che si è vista rifiutare la prenotazione da una guest house di Tropea, per dimostrare che la la Calabria non è soltanto la ‘Casa vacanze Ciufo’.
Immediata la solidarietà del Comune di Ricadi, nel cui territorio sorge la struttura, che ha voluto prendere le distanze dai titolari della guest house. “È un gesto dal quale ci dissociamo totalmente. Siamo contro ogni forma di discriminazione”, ha detto il sindaco di Ricadi Giulia Russo.
Molto forte anche la posizione presa dall’associazione albergatori tropeani, che ha espresso pubblicamente “il proprio biasimo per tanta inciviltà e marcare una netta distanza rispetto a qualsiasi atteggiamento omofobo. Fosse stato un nostro associato, l’avremmo immediatamente espulso, sanzione che auspichiamo venga immediatamente adottata dalla piattaforma attraverso la quale è stata inoltrata la prenotazione. Non a titolo compensativo, ma per far sentire ai due amici offesi dall’ignoranza del troglodita la cultura e la civiltà della città di Tropea”.
L’associazione ha invitato la coppia per un soggiorno gratuito in una delle loro strutture. Altre offerte di ospitalità sono arrivate da privati, o da altri hotel.
Mobilitazione, dunque, da tutta l’area turistica del vibonese che ha tenuto a marcare le distanze da Filippo Mondella, proprietario della guest house che si è giustificato dicendo che la sua “non è una struttura pubblica, è una casa privata, non è un b&b. Noi siamo cattolici, cristiani, praticanti quindi (..) preferiamo mantenere la nostra fede. Per noi il concetto di famiglia è quello lì”.
Intanto Booking.com ha cancellato la guest house dalla suo sito.