Quaranta aziende associate alla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), hanno discusso della ''nuova disciplina per l'esercizio dell'attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole'', approvata recentemente in Calabria.
I titolari delle aziende agrituristiche hanno ribadito la necessità di mantenere ferme le caratteristiche e le finalità dell'agriturismo, come attività integrativa che necessita, obbligatoriamente, della presenza di un'azienda agricola in produzione, come condizione per garantire agli ospiti un'offerta di qualità, soprattutto per quanto riguarda i prodotti alimentari per la preparazione dei pasti.
Si è deciso quindi, di proporre un massimo di 120 pasti al giorno e un numero massimo di 50 posti letto per chi non fa agri-campeggio. Per quanto riguarda la preparazione dei pasti deve essere assicurato che, minimo il 30%, provenga dalla stessa azienda (il 20% per le aziende che ricadono nelle aree montane e nelle aree parco) ed in questo caso il 40% (o 50%) deve provenire dalle aziende ricadenti nella zona, il 25% da aziende agroalimentari della regione e solo il 5% può essere rappresentato da prodotti extraregionali''.
Si è deciso quindi, di proporre un massimo di 120 pasti al giorno e un numero massimo di 50 posti letto per chi non fa agri-campeggio. Per quanto riguarda la preparazione dei pasti deve essere assicurato che, minimo il 30%, provenga dalla stessa azienda (il 20% per le aziende che ricadono nelle aree montane e nelle aree parco) ed in questo caso il 40% (o 50%) deve provenire dalle aziende ricadenti nella zona, il 25% da aziende agroalimentari della regione e solo il 5% può essere rappresentato da prodotti extraregionali''.
