domenica, 28 Aprile 2024

Comunità Ospitali di Calabria, 9 borghi insieme per una nuova forma di accoglienza

Nove borghi, nove modi diversi di vivere una terra, una regione, una cultura. Nove borghi ma un’unica rete, quella delle Comunità Ospitali di Calabria, la nuova esperienza di co-progettazione nata dalla collaborazione fra BAI – Borghi Autentici d’Italia e Regione Calabria con la partecipazione di Legacoop e che coinvolge amministrazioni locali, realtà associative, operatori del comparto turistico, soggetti del terzo settore e cittadini.
Un nuovo modo di vivere il territorio, seguendo una filosofia innovativa di accoglienza: di questo si è parlato lo scorso giovedì 29 febbraio nella sede della Regione Calabria nel corso del convegno dal titolo ‘Un’altra idea di stare. La Rete delle Comunità ospitali di Calabria’. Un
percorso di rigenerazione sociale che mira a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del territorio, per inventare nuove forme di attrattività, lontane dalle logiche del turismo predatorio.

Accogliere, attrarre, ma anche trattenere: è con la rete delle Comunità Ospitali di Calabria che i borghi diventano luoghi da vivere nel quotidiano. Non più semplici panorami da cartolina, ma comunità capaci di trattenere i cittadini residenti e di accogliere quelli temporanei, grazie ad azioni e iniziative che mettono al centro le persone, generando valore e stimolando la crescita economica e sociale del territorio.

“La Rete delle Comunità Ospitali della Calabria – spiega Rosanna Mazzia, presidente nazionale BAI e sindaco di Roseto Capo Spulico – rappresenta una progettualità all’avanguardia sul piano nazionale e sono doppiamente orgogliosa che tutto questo si stia concretizzando nella mia regione, nella mia terra. L’associazione Borghi Autentici d’Italia dimostra ancora una volta di essere un partner autorevole per i piccoli comuni italiani, soprattutto nella creazione di percorsi di rete che puntano alla valorizzazione delle autenticità territoriali e delle loro
Comunità”

Nove i borghi coinvolti nella rete delle Comunità Ospitali della Calabria, distribuiti fra le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Si comincia con Melissa, il “borgo cantina” dove il vino diventa vettore di una comunità autentica, per poi proseguire con Gizzeria, il “borgo di Ligea”, luogo ottimale dove costruire un nuovo progetto di vita, Miglierina, il “borgo della luce”, che si distingue per la valorizzazione dell’ambiente locale, per la creatività e per l’accoglienza diffusa, Serrastretta, il “borgo della sedia” celebre per la valorizzazione della filiera del legno e per la qualità artigianale della sua falegnameria, Casali del Manco, il “borgo sano e plurale”, dove si respira l’aria più pulita d’Europa; Laino Castello, il “borgo tra storia e paesaggio” ricco di tracce delle antiche civiltà e percorsi di cultura, San Lorenzo Bellizzi, il “borgo dell’outdoor” famoso per la sua rete di turismo ospitale (e per il suo prosciutto), Canna, il “borgo della musica”, che qui diventa linguaggio universale di una comunità viva, e Roseto Capo Spulico, il “borgo delle (diverse) abilità” in cui l’identità locale viene rielaborata in senso inclusivo.

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