giovedì, 19 Dicembre 2024

I Circoli enogastronomici d’Italia si incontrano in Calabria

Conservare e tramandare le tradizioni culinarie. Su queste basi si è svolto il 39° raduno della Federazione italiana dei circoli enogastronomici. Il presidente nazionale Marco Porzio, insieme ai circoli di tutta Italia- dal Trentino alla Sicilia – ospiti della ‘Confraternita della frittola calabrese- la Quadara’, che ha organizzato egregiamente tour e programmi, ha espresso piena soddisfazione.
‘Calabria da scoprire tra enogastronomia, storia e paesaggio’ è il leit motiv proposto dal priore de ‘La Quadara’ Emiliano Iantorno insieme a tutto il direttivo della Confraternita calabrese.
“Da sempre terra di passaggio, oggi la nostra regione si è riscoperta in grado di attirare grande attenzione, con il suo mosaico di territori, storie, culture e tradizioni diverse”, ha detto il priore Emilio Iantorno, insieme al vice Carlo Petrassi ed a tutto il direttivo.
Il programma si è esteso in più giorni per far visitare appunto i vari territori della Calabria. Luoghi unici attraverso cui si è raccontata una terra diversa. La Calabria è da sempre così: una sintesi tra ambienti mediterranei, tropicali, nordici e mediorientali condensati in una penisola con circa 800 km di coste, con quel che ne consegue per le produzioni agroalimentari e la gastronomia.
Trenta confraternite sono giunte in Calabria. Con oltre 150 partecipanti ed una rappresentanza anche europea: la Confederation Europenne de Gourmets. La prima tappa ha visto protagonista la cittadina di Tropea ‘Borgo dei Borghi 2021’. Una visita guidata del borgo alla scoperta degli scorci e delle vedute di cui si può godere dai vicoli e dalle piazze, aspettando il suggestivo tramonto. La cena conviviale, la sfilata in centro fino alla balconata con i mantelli e soprattutto con la coppia di giganti di cartapesta ha subito sbalordito partecipanti e turisti.
Nella seconda tappa poi, a Reggio Calabria, un tuffo nei tesori della Magna Grecia, attraverso la visita del Museo Archeologico Nazionale, custode dei Bronzi di Riace. Il Museo del Bergamotto del prof Caminiti, un pranzo ricchissimo con le storie di Otello Profazio ed i gioielli di Gerardo Sacco, la passeggiata sul “chilometro più bello d’Italia”, così definito da Gabriele d’Annunzio.
Il tour si è poi spostato sullo Jonio cosentino. Prima la visita al Museo Nazionale archeologico della Sibaritide ed agli annessi scavi. Poi il pranzo da Serragiumenta, posta alle pendici del Parco Nazionale del Pollino, l’area protetta più estesa d’Italia, per degustare e scoprire le peculiari realtà agricole della piana di Sibari. Dunque in Sila con gli ospiti letteralmente rapiti dai briganti sulla locomotiva d’epoca – che da Moccone li ha condotti a Silvana Mansio. Ed infine la visita al Parco Nazionale della Sila, centro accoglienza di località “Cupone”. Poteva mancare il pranzo da Lecce alla Tevernetta con la tradizionale “frittolata” rivista ed assaggiata in mille modi? Musiche popolari, intrattenimento no stop e felicità.
Sabato e domenica, ultimi due giorni, “abbracciati” al fico dottato nell’antica Capitale del popolo dei Bretti: Cosenza. In mattinata visita alla Galleria Nazionale con la sua pinacoteca e Museo dei Brettii e degli Enotri alla presenza del sindaco di Cosenza Caruso e di quello di San Fili Cribari; nel pomeriggio (dopo il pranzo da Fellini in compagnia del consorzio del fico) passeggiata lungo il museo all’aperto Bilotti su Corso Mazzini e poi ad Altomonte per la cena da Barbieri, godendo della vista di uno dei borghi più belli dell’entroterra calabrese. Domenica invece la chiusura del raduno con la visita nella Cosenza storica, l’Atene della Calabria che diede i natali al filosofo Bernardino Telesio. La Santa Messa presso la Cattedrale di Cosenza della quale quest’anno si celebra il Giubileo per gli 800 anni dalla consacrazione avvenuta nel 1222 alla presenza dell’Imperatore Federico II. La sfilata con paludamento su corso Telesio e la chiamata delle confraternite presso il Salone degli Specchi del Palazzo del Governo sede della Provincia di Cosenza. Pranzo al Castello Normanno Svevo che domina dall’alto la città.

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