I dati sul turismo in provincia di Cosenza, sono stati illustrati da Demetrio Metallo, presidente della Sezione Turismo di Confindustria Cosenza.
“In valore assoluto, lo Ionio è andato meglio dell’Alto Tirreno – ha dichiarato Metallo – perché ha goduto dell’effetto tutto esaurito della Puglia, che ha fatto registrare numeri record. Non possiamo accontentarci del troppo pieno di una regione limitrofa. Sarebbe veramente paradossale. Risulterebbe molto più utile studiare e comprendere il fenomeno in maniera tale da utilizzare in maniera creativa ed adeguata ai nostri territori il loro approccio fatto di investimenti efficaci in promozione e di valorizzazione del sistema regione fatto di accoglienza, produzioni tipiche e di qualità ed iniziative tendenti ad allungare la stagione turistica”.
Intanto, dai dati diffusi da Confindustria Cosenza, emerge che la stagione turistica estiva appena conclusa, ha segna un incremento di presenze, ma che gli operatori sono in difficoltà a causa dei problemi nei collegamenti tra gli aeroporti e i maggiori centri turistici. Da qui la rinnovata richiesta di migliorare le infrastrutture e di inserire percorsi turistici che non comprendano solo il mare, ma anche i centri storici, l’enogastronomia e i musei.
“Solo su Rende – ha spiegato Flora Fabiano, consigliere settore turistico Confindustria – abbiamo 1600 posti letto e 900 su Cosenza. Strutture che lavorano per undici mesi all’anno, dal lunedì al giovedì, ma assolutamente vuote nel weekend. Questo perché gli albergatori di città si interfacciano con una clientela prettamente business, mancano offerte che includano i centri storici, gli eventi culturali o enogastronomici del weekend che consentano di attrarre un turismo leisure molto interessante e foriero di importanti ricadute economiche”.