Opere a cielo aperto, dipinte sui muri, su palazzi, a volte cancellate – come nel caso della prima opera di Bansky – spesso non autorizzate, frutto di una protesta sociale o espressione di un preciso progetto artistico documentato che ne rende obbligatorio un tour dedicato. Napoli non è solo monumenti m anche street art, da ammirare, da scoprire approfittando del lungo ponte di Ognissanti soggiornando al Romeo hotel.
Passeggiando tra hall, ristoranti, SPA e camere ci si può imbattere in murales site specific di Francesco Clemente, opere di Jodice, Fermariello ed Esposito, ma anche Paladino, Guttuso e Schifano così come collezioni di armature giapponesi del 17° secolo, consolle Luigi XIV, poltrone di Mendini, tavoli di Spazzapan e collezioni di ceramiche antiche di Hermès. Una vera e propria galleria diffusa dedicata agli amanti dell’arte, da scoprire poco alla volta godendo del privilegio di soggiornare in un albergo sempre più immerso nella cultura artistica cittadina d’avanguardia e capace di tradurre questa sua signature anche nel segmento wellness&food.
Con l’art experience, o meglio, la Bansky experience declinata in chiave wellness dalla Dogana del Sale, la luxury spa dell’hotel, che si ispira allo stile dell’artista inglese per un rituale in cui il corpo, avvolto dalle cromie tipiche della street art, beneficerà di un trattamento idratante, detox e, al contempo, profumato.
E non è tutto. Arte à manger al ristorante Il Comandante in cui le note creative già si assaporano nell’ambiente, in cui convivono opere d’arte antica e altre di estrema contemporaneità, come le installazioni site specific di Sergio Fermariello e Lello Esposito, e culminano nei menu disegnati a mano libera dallo chef Salvatore Bianco.