giovedì, 25 Aprile 2024

Cala occupazione camere ma aumenta la Tarsu

Albergatori napoletani contro l’amministrazione comunale

“Apprendiamo che la Giunta Comunale di Napoli ha approvato un aumento del 30% della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani) per quadrare il bilancio del servizio rifiuti in fase di trasformazione da tassa a tariffa. Ci corre obbligo rilevare che l’aumento percentuale applicato incondizionatamente penalizza ancor più quelle categorie che sono già tartassate da una base di tariffa alquanto elevata”. Inizia così la lettera di protesta che Pasquale Gentile, presidente degli Albergatori di Napoli, ha indirizzato al Sindaco, Rosa Russo Iervolino, a proposito dell’aumento della tassa sui rifiuti.  Il leader degli albergatori manifesta una iniquità impositiva che, scrive, ingiustificatamente differenzia le camere di albergo dalle abitazioni private, e ricorda che il settore alberghiero a Napoli è entrato in una profonda crisi proprio a causa della inefficienza nell’intero ciclo dei rifiuti urbani. “Trattandosi di remunerare astrattamente il servizio in base alla potenzialità di produzione dei rifiuti – spiega Gentile – credo si sappia che attualmente l’indice di occupazione delle camere di albergo a Napoli è sceso mediamente al di sotto del 50%”. Da qui, l’invito dell’associazione ad una revisione della specifica delibera, per evitare che possano essere messe in atto ulteriori manovre impositive che, oltre che generare ricorsi, contribuirebbero ad aggravare lo stato di difficoltà delle aziende alberghiere a Napoli, con conseguenti riflessi sulla occupazione e sulla economia della città.

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