E' stato affidato al generale dell'arma dei Carabinieri Giovanni Nistri il ruolo di direttore generale del progetto Pompei. Vicedirettore generale vicario è stato nominato Fabrizio Magani.
Nistri, già alla guida del comando carabinieri Tutela patrimonio culturale dal 2007 al 2010, si è distinto nei compiti di responsabile di uno dei più prestigiosi e riconosciuti nuclei di tutela del patrimonio storico artistico del nostro Paese.
Magani, invece, è direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici d'Abruzzo e ha coordinato il piano di restauro del centro storico dell'Aquila colpito dal terremoto del 2009.
Direttore e vicedirettore lavoreranno con l'impegno di mettere in sicurezza e riqualificare uno dei siti archeologici più importanti del mondo e per trasformare l'area in uno dei poli di attrazione di punta del turismo italiano.
"Con il premier Enrico Letta – ha commentato il ministro per i Beni Culturali Massimo Bray – abbiamo individuato due persone che riusciranno a vincere insieme questa ambiziosa sfida che abbiamo voluto lanciare su Pompei. Il generale Nistri – ha aggiunto Bray – è una persona che ha lavorato a lungo in un nucleo del mio ministero cui tengo particolarmente, quello della tutela del patrimonio artistico. Fabrizio Magani è il nostro direttore regionale dell'Abruzzo e responsabile del progetto L'Aquila. Sono due figure che hanno forte il senso delle istituzioni e un fortissimo senso del valore della tutela del patrimonio".
E alla domanda se servano soldi per il rilancio del sito archeologico di Pompei, Bray ha riposto: "per Pompei non c'è bisogno di soldi, il progetto varato ha al suo interno tutte le risorse per partire. Il piano fatto dall'ex ministro Barca con l'Ue – ha spiegato – ha già i fondi per la tutela del sito: ora si tratta di mettere in campo le forze migliori per raggiungere i risultati. Il mio sogno – ha detto Bray – è una Pompei con alberghi accoglienti e dove si possa arrivare salendo su un trenino efficiente come quello che collega l'aeroporto di Heathrow a Londra. Mi piacerebbe arrivare alla stazione di Napoli e trovare un servizio di informazioni in grado di accompagnare il turista a Pompei, e magari anche un museo. Tutto questo – ha concluso – è da costruire, ma se ci mettiamo assieme ci riusciremo".