Sarà Riccardo Muti, accompagnato dall'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini" ad inauguarare il 10 giugno prossimo il Teatro Grande degli Scavi di Pompei, rinato grazie al restauro e alla riqualificazione della struttura realizzati in 15 mesi dal Commissario per l'emergenza dell'area archeologica di Napoli e Pompei, Marcello Fiori dopo anni di degrado e di abbandono che ne hanno resa episodica e discontinua l'attività. Evento unico ed esclusivo, organizzato e curato dal Teatro di San Carlo, per celebrare il ritorno del grande spettacolo nell'area archeologica, il concerto di Muti è il preludio di una stagione ricca realizzata in collaborazione con le principali istituzioni culturali del Mezzogiorno, che oltre alla Fondazione Teatro di San Carlo vede la partnership della Fondazione Campania dei Festival. Autorizzato ad accogliere circa 1800 spettatori (in età augustea ne poteva ospitare circa 5.000) il teatro edificato nel II sec. a.C. sfrutta il pendio naturale per la costruzione delle gradinate a ferro di cavallo, distinte in tre zone, di cui quella inferiore, rivestita di marmo, era riservata ai decurioni ed ai cittadini importanti. Palcoscenico e scena – adorna di marmi e statue – in opera laterizia, risalgono al restauro del 62 d.C., dopo il terremoto. Con questo ultimo grande restauro sono stati effettuati una serie di interventi mirati che hanno finalmente dotato il teatro di un'idonea illuminazione, un'adeguata accoglienza, segnaletica, transenne e protezioni, che sono stati realizzati o restaurati nel pieno rispetto delle norme sulla conservazione dei beni artistici.