venerdì, 22 Novembre 2024

L’area archeologica di Oplonti chiede una chance al turismo

Un progetto che coinvolge anche gli scavi di Stabia e Boscoreale

Torre Annunziata non conosce i suoi siti archeologici, così come del resto gli stessi sono poco conosciuti a livello mondiale. Ed allora la direzione degli scavi di Oplonti lancia un progetto che potrà coinvolgere la popolazione torrese che potrà farsi per prima ambasciatrice del suo patrimonio.
"La città purtroppo – ha dichiarato il direttore degli Scavi, Lorenzo Fergola – non conosce gli scavi di Oplonti, per questo motivo una iniziativa del genere sarebbe utilissima per far comprendere ai cittadini torresi l'importanza della presenza di un simile tesoro nella propria città. Si trasmetterebbe in questo modo una conoscenza almeno locale del sito. Mi rendo conto – continua il direttore degli scavi – che oggi Torre è presa da tanti problemi, ma in altri tempi, in passato, malgrado i problemi, c'era molta più attenzione verso il sito di Oplonti, oggi valorizzato purtroppo più a livello scientifico che turistico".
L'ambizioso obiettivo di Fergola, cui si deve la paternità dell'iniziativa, è di contribuire ad una maggiore tranquillità di un territorio obiettivamente difficile, che possa favorire il rilancio anche in chiave turistico, sia del sito di Oplonti che di altre due perle oggi da considerarsi emarginate, come l'Antiquarium di Boscoreale e l'area archeologica di Stabia.

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