A breve verrà convocato un tavolo per definire un progetto operativo per trasformare la Reggia di Caserta da monumento simbolo del degrado a ‘luogo di eccellenza del patrimonio artistico, culturale e turistico italiano’. Si punta a modificare il modello attuale di governance del palazzo vanvitelliano, tipicamente pubblicistico, con la creazione di una soprintendenza speciale strutturata come una società privata, sul modello della Reggia di Venaria (gestita da un Consorzio), con CdA formato da soggetti pubblici e privati e autonomia finanziaria.
È l’impegno preso da Massimo Bray, ministro per i Beni Culturali e il Turismo, durante l'incontro a Roma con la soprintendente Paola Raffaella David; Gregorio Angelini, campano dei Beni Culturali; il sindaco di Caserta Pio del Gaudio; Paolo Romano, presidente del Consiglio della Campania; con gli assessori all'Istruzione e alla Promozione culturale Caterina Miraglia e al Turismo e ai Beni Culturali, Pasquale Sommese.
Bray sottolinea di aver espresso agli interlocutori “la necessità di fare sistema per tutelare e valorizzare un sito patrimonio mondiale dell'Unesco, ricevendo pieno impegno da parte di tutti. Saranno valutati – ha spiegato il ministro – gli strumenti giuridico-organizzativi più adatti per mettere in atto una nuova ed efficiente governance”.