venerdì, 20 Dicembre 2024

Reggia Caserta, sindacati: danni alla sala del trono per troppi visitatori

I troppi visitatori, avrebbero provocato danni agli appartamenti storici della Reggia di Caserta in occasione della ‘Domenica al museo’. A denunciarlo i sindacati che riferiscono di mattonelle saltate e della patina d’oro che ricopre parti delle pareti che sarebbe stata asportata in più punti, anche nella sala del trono. Circostanze e danni smentite da Mauro Felicori, direttore della Reggia. ”Escludo che domenica scorsa ci siano stati danneggiamenti all’immobile e al Parco della Reggia di Caserta – dice – è vero che lo stato di conservazione del monumento e del Parco è da molti anni carente ma, sottolineo, domenica scorsa non mi risulta sia successo nulla di particolare’.

Invece di polemizzare per ipotetici danni dovuti alla grande affluenza di pubblico alla Reggia di Caserta, i rappresentanti sindacali dei dipendenti avrebbero potuto proporre misure per tutelare quel bene, piuttosto che lamentarsi per le troppe presenze di turisti dovute soprattutto alla buona gestione degli ultimi tempi”, aggiunge.

I sindacati, invece, hanno sottolineato il numero eccessivo di persone rispetto alla capienza e alla delicatezza di quanto è custodito nella Reggia, dai pavimenti ai mobili fino alle suppellettili in legno. In media, secondo una stima, in un’ora e mezza possono circolare negli appartamenti storici tra le 700 e le 800 persone, ma domenica ce n’erano costantemente oltre mille. Nella calca, e complice lo scarso numero di custodi in servizio, qualche visitatore poco sensibile al rispetto dell’arte, avrebbe scrostato nella bellissima sala del trono la patina d’oro da alcuni punti; una situazione, denunciano sempre i rappresentanti dei lavoratori, che è stata registrata anche in altre prime domeniche del mese.
“Le foglioline d’oro che ricoprono alcune parti degli appartamenti lungo il percorso dei visitatori, sono sottoposte a usura periodica a causa del fatto che la gente ha la cattiva abitudine di appoggiarsi. Non escludo che poi ci sia anche qualcuno che faccia il furbo – spiega Vincenzo Mazzarella, storico dell’arte e funzionario della Reggia – Ogni 2-3 anni siamo costretti a sostituirle”.
Nessun danno di rilievo al Parco Reale, nonostante l’enorme afflusso dovuto al costo ridotto del biglietti, pari a 5 euro.

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