Una promessa importante che lascia ancora un po’ di spazio alla speranza. L'ha fatta Claudio Velardi, assessore al Turismo della Regione Campania, agli operatori turistici del settore balneare nell'ambito di un convegno "Turismo e Innovazione per lo sviluppo del Mezzogiorno", organizzato da Assobalneari Campania.
"Non saranno persi i fondi destinati al sostegno delle piccole imprese del comparto turistico previsti nel POR 2000-2006" – è stata la garanzia che Velardi ha consegnato agli operatori. Il riferimento specifico è ai bandi della misura 4.5 del POR, che dovranno essere ripetuti per la terza volta, e che non sono riusciti ancora ad erogare i fondi stanziati nel 2000. Sono dunque circa dieci anni che gli imprenditori balneari investono in un settore che ha molti rischi, si pensi alle calamità naturali, senza il sostegno delle istituzioni. E così, mentre il Governo blocca l’auspicata sospensione dei canoni demaniali fino a dopo la stagione estiva, e si continua a discutere di Iva e Ici, in Campania, Assobalneari chiede un intervento urgente per l'ambiente, per la depurazione delle acque e per arginare l'erosione delle coste. "La priorità è il progetto per la bonifica e riqualificazione dei Regi Lagni e con il quale siamo a buon punto – ha detto nel corso del convegno l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini. Un invito che Assobalneari Campania, guidata da Antonio Cecoro, sembra aver già recepito presentando molte proposte significative volte all'innovazione tecnologica basata sulla riconversione ecologica e ambientale delle strutture per il ciclo energetico, delle acque, dei rifiuti, per mobilità pubblica e privata, formazione, informazione, piano della comunicazione, internet e sistemi di sicurezza degli impianti. Gli operatori, quindi, puntano a fare sistema e sono pronti a investire di tasca propria milioni di euro per elevare gli standard dei servizi ma chiedono il supporto degli enti locali per potercela fare.
"Non saranno persi i fondi destinati al sostegno delle piccole imprese del comparto turistico previsti nel POR 2000-2006" – è stata la garanzia che Velardi ha consegnato agli operatori. Il riferimento specifico è ai bandi della misura 4.5 del POR, che dovranno essere ripetuti per la terza volta, e che non sono riusciti ancora ad erogare i fondi stanziati nel 2000. Sono dunque circa dieci anni che gli imprenditori balneari investono in un settore che ha molti rischi, si pensi alle calamità naturali, senza il sostegno delle istituzioni. E così, mentre il Governo blocca l’auspicata sospensione dei canoni demaniali fino a dopo la stagione estiva, e si continua a discutere di Iva e Ici, in Campania, Assobalneari chiede un intervento urgente per l'ambiente, per la depurazione delle acque e per arginare l'erosione delle coste. "La priorità è il progetto per la bonifica e riqualificazione dei Regi Lagni e con il quale siamo a buon punto – ha detto nel corso del convegno l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini. Un invito che Assobalneari Campania, guidata da Antonio Cecoro, sembra aver già recepito presentando molte proposte significative volte all'innovazione tecnologica basata sulla riconversione ecologica e ambientale delle strutture per il ciclo energetico, delle acque, dei rifiuti, per mobilità pubblica e privata, formazione, informazione, piano della comunicazione, internet e sistemi di sicurezza degli impianti. Gli operatori, quindi, puntano a fare sistema e sono pronti a investire di tasca propria milioni di euro per elevare gli standard dei servizi ma chiedono il supporto degli enti locali per potercela fare.