Napoli Pizza Village, tutto pronto per il food festival dei record

Dal 13 al 22 settembre il lungomare di Napoli ospita il ‘Napoli Pizza Village’:10 giorni di promozione turistica e gastronomica rispettando l’ambiente.

Il food festival mira a conquistare nuovi primati in particolare sul mercato dell’incoming turistico. Forte del milione e 50mila presenze dello scorso anno, con un’incidenza di visitatori provenienti da fuori regione pari al 30% circa (314mila) del totale, la manifestazione si presenta con nuovi canali internazionali di turismo, grazie ad un accordo con United Airlines, e alla conferma di quello con Trenitalia per l’arrivo a Napoli del pubblico italiano e straniero.

Al Napoli Pizza Village 2019 saranno presenti troupe di televisioni francesi, tedesche, inglesi, arabe e persino giapponesi che seguiranno la manifestazione promuovendo, di conseguenza, l’evento e la città Napoli.
Gli organizzatori hanno messo in campo numerose iniziative a corollario della manifestazione tese a promuovere il prodotto pizza e il suo sviluppo possibile. Convegni, dibattiti, iniziative didattiche, con Pizza Class e Pizza Kid, ma anche competitive come il Mondiale del Pizzaiolo (16/18 sett) o di promozione come NPV D’Essai, sono al centro del programma organizzativo. La pizzeria più grande al mondo, lunga circa un chilometro e 200 metri con 50 forni in batteria delle pizzerie storiche napoletane, che lo scorso anno ha sfornato una pizza ogni 34 secondi, resta comunque il cuore del Napoli Pizza Village dove i maestri pizzaioli sono i grandi attori ed autori del successo planetario conseguito. La presenza per il quinto anno consecutivo della prima radio d’Italia, RTL 102, 5, che ogni giorno trasmetterà in diretta da Napoli per almeno dieci ore dal truck al centro del villagio e dal palco del Napoli Pizza Village, ha reso possibile una collaborazione per la realizzazione di un programma eventi, completamente gratuiti, di altissimo profilo.
A pagamento solo il ticket menu, acquistabile anche on line, che costa sempre 12 euro e comprende pizza, bibita, caffe e dolce o gelato.

“Napoli si configura come la città del nuovo umanesimo grazie a tutte le iniziative che la vedono protagonista. Noi istituzioni avremmo il compito di fare molto di più, creando un concerto istituzionale che favorisca questo genere d’iniziative. La filiera gastronomica, la cultura e il turismo qualificano lo sviluppo e rappresentano il centro dell’economia e dell’innovazione”, ha detto Nino Daniele, assessore Cultura e Turismo del Comune di Napoli.

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