Vico Equense cala gli assi dell’alta Cucina a sostegno della candidatura a Città Creativa del Gusto Unesco. Antonino Cannavacciuolo, Gennaro Esposito e Peppe Guida, vicani Doc e chef pluristellati hanno espresso il loro appoggio per la candidatura.
A candidarsi non una sola città, ma una comunità diffusa e coesa negli intenti, di luoghi e persone che, nei secoli, hanno saputo custodire e voluto tramandare patrimoni materiali e immateriali, incanti paesaggistici ed eccellenze enogastronomiche di livello assoluto.
“C’è chi vede nella candidatura un’impresa ardua – ha scritto lo chef Antonino Cannavacciuolo sulle sue pagine social – Io ci vedo le radici della mia cucina, il profumo dei suoi limoni dolci e succosi come fonte primaria di ispirazione e una bellezza unica al mondo difficile da dimenticare. Sono sicuro che l’eccellenza e la tradizione culinaria della terra dove sono cresciuto, saranno le carte vincenti per aggiudicarsi un riconoscimento così importante e ambito”.
Due anni fa Cannavacciuolo ha aperto nella borgata di Ticciano il Laqua Countryside. Ora sposa in pieno l’aspirazione della comunità locale a ricevere il prestigioso riconoscimento dell’Unesco, del quale in Italia possono fregiarsi solo tre città: Alba, Bergamo e Parma.
Sulla stessa lunghezza d’onda Gennaro Esposito che ha rilanciato il lavoro dell’Amministrazione Comunale: “Non c’è gusto senza creatività. Vico Equense è una matrioska di sapori, una tradizione culinaria che nasce nei borghi e arriva nei piatti più preziosi. Appoggiare la candidatura di Vico Equense a città creativa UNESCO per la gastronomia significa promuovere l’innovazione e l’importanza di prodotti sani e genuini, insieme possiamo fare della nostra città una destinazione culinaria di fama mondiale”.
“Viviamo in uno dei posti più belli del mondo – ha dichiarato Peppe Guida, altro chef stellato vicano – Questa candidatura mi emoziona ed inorgoglisce. Cielo, mare e montagne si fondono in un paesaggio unico che incanta chiunque lo osservi e che non mi stancherà mai. Questa terra ci regala prodotti preziosi ed straordinari che, tutti dalla casalinga nella sua cucina di casa ai cuochi più titolati, cercano di esaltare al meglio. Perché questo è il nostro compito: rispettare la nostra immensa cultura e tradizione gastronomica, e tramandarla senza mai stancarci, perché è dalla nostra storia culturale, paesaggistica e gastronomica che possiamo costruire un futuro migliore per tutti.
“Vico Equense è da sempre patria dell’enogastronomia – ha concluso il sindaco Peppe Aiello – Un progetto ambizioso, certo, ma che poggia su basi solide, incarnate dalle nostre eccellenze e da una tradizione enogastronomica unica al mondo. Abbiamo un’occasione straordinaria di fare della creatività e dell’enogastronomia il centro del piano di sviluppo del territorio, puntando con ancora più forza verso un turismo di qualità. Vico Equense da questo punto di vista ha tutto: cultura, gastronomia e paesaggi. Se continuiamo a valorizzare le nostre eccellenze, che ci invidia tutto il mondo, riusciremo a raggiungere l’obiettivo a cui stiamo puntando dall’inizio della consiliatura: essere nell’olimpo del Gusto”.