Il Golfo di Napoli, e l'isola di Procida in particolare, recuperano Vivara. Sono partiti infatti i lavori per la pulizia e manutenzione dei sentieri dell'isolotto, nel pieno rispetto delle specie floristiche e faunistiche che sono ospitate sul fazzoletto di terra legato a Procida da un ponticello. Il progetto prevede interventi di miglioramento della salita di accesso che dal ponte conduce al cancello d'ingresso dell'isolotto, per consentire il passaggio anche ai soggetti diversamente abili, l'eliminazione di una piccola discarica di rifiuti, la posa di una serie di cestini portarifiuti in legno, la sistemazione di un ombrellone, destinato ad infopoint, quando Vivara sarà aperta al pubblico, con struttura in legno, fornita di piccoli copri illuminanti alimentati da energia solare. Sarà recuperata anche la rete di sentieri che si sviluppa per 2138 metri nel tracciato principale e per altri 1658 metri per quelli secondari. L'isolotto è un importante riserva faunistica e florovivaistica per cui ogni intervento finisce inevitabilmente sotto la lente di osservazione delle associazioni ambientalistiche. "Vivara è uno dei poli fondamentali del futuro sviluppo di Procida, incentrato sul turismo culturale – ha dichiarato Mariano Cascone, presidente dell'Albano-Francescano, l'ente proprietario dell'isolotto – A breve partirà un'ampia consultazione per ascoltare e recepire le proposte e i suggerimenti di associazioni culturali, ambientaliste, forze sociali, scuole, circoli, presenti sul territorio. Dobbiamo recuperare il tempo perduto. Vivara va aperta il più presto possibile, è un bene dell'umanità".
