Presentato il progetto preliminare per il potenziamento del collegamento ferroviario Napoli – Bari, progetto la cui realizzazione consentirà per la prima volta un collegamento ferroviario diretto tra i due capoluoghi regionali, senza cambio treno a Caserta. Il tracciato avrà caratteristiche di Alta Capacità grazie al raddoppio della linea, oggi prevalentemente a binario unico. Il primo agosto 2008, con la sottoscrizione tra Governo e Regione Campania del 1° Atto integrativo della Intesa Generale Quadro del 18 dicembre 2001, l’opera è stata riconosciuta come "intervento strategico di primario interesse nazionale".
Con questo intervento, la Roma – Napoli – Bari diventerà uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa e faciliterà la costruzione di una rete di servizi tra le tre città e le relative aree di influenza, in modo da accelerare ogni forma di scambio commerciale, culturale e turistico, e di creare un mercato autonomo nel Mezzogiorno d’Italia, oltre che colmare lo storico gap infrastrutturale con il resto del Paese. L’investimento complessivo per il potenziamento dell’asse ferroviario Napoli – Bari (oltre 146 km di linea e 15 stazioni) sarà di circa 5,2 miliardi di euro. Il potenziamento della linea consentirà un incremento del numero dei passeggeri – passando dagli attuali 5mila a circa 20mila – e il trasporto di 6 mila tonnellate di merci al giorno. Stimate in quasi 89 mila tonnellate all’anno in meno le emissioni di anidride carbonica e 306 tonnellate in meno all’anno le emissioni di ossidi di azoto. Infine, aumenteranno anche i servizi di trasporto ferroviario, sia nazionale sia regionale: grazie al potenziamento della linea, infatti, si prevedono 54 treni al giorno sulle lunghe percorrenze e 144 treni al giorno sui collegamenti regionali. Previsto anche per le merci un sensibile incremento di traffico.
Con questo intervento, la Roma – Napoli – Bari diventerà uno dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa e faciliterà la costruzione di una rete di servizi tra le tre città e le relative aree di influenza, in modo da accelerare ogni forma di scambio commerciale, culturale e turistico, e di creare un mercato autonomo nel Mezzogiorno d’Italia, oltre che colmare lo storico gap infrastrutturale con il resto del Paese. L’investimento complessivo per il potenziamento dell’asse ferroviario Napoli – Bari (oltre 146 km di linea e 15 stazioni) sarà di circa 5,2 miliardi di euro. Il potenziamento della linea consentirà un incremento del numero dei passeggeri – passando dagli attuali 5mila a circa 20mila – e il trasporto di 6 mila tonnellate di merci al giorno. Stimate in quasi 89 mila tonnellate all’anno in meno le emissioni di anidride carbonica e 306 tonnellate in meno all’anno le emissioni di ossidi di azoto. Infine, aumenteranno anche i servizi di trasporto ferroviario, sia nazionale sia regionale: grazie al potenziamento della linea, infatti, si prevedono 54 treni al giorno sulle lunghe percorrenze e 144 treni al giorno sui collegamenti regionali. Previsto anche per le merci un sensibile incremento di traffico.