“Una vera programmazione, un piano strategico quantomeno quinquennale che attivi livelli di collaborazione tra Governo, istituzioni locali e operatori. Questo è mancato, e questo dovrà essere fatto, per il turismo nel Sud d'Italia”. È quanto auspica Pasquale Sommese, assessore al Turismo della Regione Campania. Commentando i dati diffusi da Confesercenti sul turismo straniero in Italia, che vede penalizzato il Mezzogiorno capace di attirare solo il 13% dei turisti.
Per Sommese “è evidente che l'intero paese si è fatto superare dai competitor più vicini, che hanno colto meglio di noi il momento storico che ha attraversato il turismo globale. Al Sud è andata anche peggio e per questo bisogna mettere in campo una vera programmazione – continua – ed è necessario redigere un piano strategico quinquennale che sancisca una collaborazione attiva tra istituzioni e metta nero su bianco un cronoprogramma che consenta di vigilare sui tempi e sui risultati”.
Per Sommese l’occasione ideale è l’Expo 2015. “Si prevede l'arrivo di tantissimi visitatori – spiega Sommese – e se non mettiamo in campo politiche integrate il flusso di fermerà a Firenze e a Roma, noi avremo difficoltà e la forbice si allargherà ancora di più. Senza una corretta programmazione diventa inutile essere i primi nell'enogastronomia, avere monumenti invidiati in tutti il mondo, il mare con le sue bandiere blu, il termalismo, il turismo religioso. Sulla messa a sistema, sulla mobilità, sulla sicurezza e sull'offerta turistica si gioca la sfida che il Sud deve mettere in campo, a partire da Napoli e dalla Campania che da più parti è definita un museo a cielo aperto. E la Campania vuole guidare questo processo nel Mezzogiorno – conclude – in qualità di porta del Mediterraneo e dell'intero Sud”.
