L’aeroporto Guglielmo Marconi è ancora in attesa dell’ordinanza del ministero della Salute per estendere anche allo scalo bolognese la possibilità di operare voli extraeuropei con modalità Covid-tested. Questi voli consentono ai passeggeri, a fronte dell’esito negativo di un test molecolare o antigenico da effettuare prima della partenza ed all’arrivo, di entrare nel Paese senza necessità di rispettare gli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario.
Sono stati organizzati su Fiumicino, Malpensa, Napoli e Venezia e già il mese scorso l’ad del ‘Marconi’, Nazareno Ventola, che oggi si dice preoccupato dalla situazione, aveva sollecitato l’arrivo del provvedimento che faciliterebbe la ripresa dei collegamenti fra Bologna e Dubai.
“Ci è risultata incomprensibile l’esclusione dell’aeroporto di Bologna dall’elenco di quelli autorizzati lo scorso maggio, visto che dallo scalo opera dal 2015 un volo Emirates per Dubai – ha sottolineato l’AD – e che tale volo è stato riattivato già dall’inizio di novembre 2020. Questo collegamento risulta essenziale per il nostro territorio, sia dal punto di vista del turismo sia del business. Molto importante è infatti anche la componente cargo”.
Lo scalo bolognese fa sapere di essersi attivato immediatamente per far ammettere l’aeroporto tra quelli autorizzati, ottenendo tutte le autorizzazioni formali propedeutiche all’emissione dell’ordinanza. Il ministero ha preannunciato ai vertici della società l’imminenza dell’ordinanza, “che, però, ad oggi, incomprensibilmente, non è stata ancora emessa”.