venerdì, 8 Novembre 2024

L’aeroporto di Bologna non si fermerà di notte, Postacchini: scongiurata misura scellerata

L’aeroporto di Bologna resterà aperto di notte. I voli cargo, infatti, potranno continuare a decollare e atterrare al Marconi, ma dal 19 giugno entreranno in vigore modifiche con l’obiettivo di azzerare i sorvoli sulla città.
A fine maggio era iniziato un braccio di ferro tra il sindaco Matteo Lepore, l’aeroporto, Enav ed Enac, con il primo cittadino che aveva richiesto di sospendere i voli notturni dalle 23 alle 6 perché troppo impattanti sulla qualità della vita dei cittadini, in particolare dei residenti al quartiere Navile, più esposti al rumore dei rombi degli aerei. Dal tavolo convocato al ministero dei Trasporti, è uscito un pacchetto di azioni condivise.
“L’aeroporto era in regola, quindi non si poteva applicare un’ordinanza d’urgenza – sottolinea il presidente del Marconi, Enrico Postacchini – Importante che sia stata scongiurata la possibilità di chiudere i voli notturni, una misura un po’ scellerata. Tutto bene quel che finisce bene”.
Dal 19 giugno, quindi, dalle 23 alle 6 del mattino, tutti i voli decolleranno non più verso Bologna, ma verso Modena e continueranno ad atterrare provenendo da Modena, attraverso un uso in modalità “contrapposta” della pista che ne dimezzerà la capacità: “Non ci saranno sostanziali impatti sui voli previsti e programmati da qui alla fine della stagione estiva”, assicura l’AD delegato del Marconi, Nazareno Ventola.
L’eccezione potrà riguardare i motivi di sicurezza e meteo avverso, non più anche la flessibilità operativa per evitare i ritardi su richiesta del pilota. Inoltre, dal 7 settembre, anche in orario diurno, i decolli verso Bologna prevederanno la virata anticipata a 500 piedi, invece che a 800, in questo modo l’aereo si allontanerà prima dal centro abitato. Infine, la società aeroportuale contribuirà attraverso un fondo a risanare gli  edifici che subiscono maggiormente l’inquinamento acustico con un piano pluriennale.

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