L’estate appena chiusa è stata quella della ripartenza secondo la presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis, che contro il caro prezzi fornisce la sua ricetta: ritoccare le tariffe delle camere. Già da maggio, con l’adunata degli alpini, sono arrivate richieste di prenotazioni che hanno riempito gli hotel riminesi, in particolare nei weekend. “Rispetto agli anni passati, sin da giugno abbiamo avuto buoni risultati”, precisa Rinaldis.
Il conflitto in Ucraina, poi, ha spinto molti stranieri a non rientrare nei propri Paesi d’origine, spiega la presidente. A Rimini risiede una delle comunità ucraine più grandi d’Italia.
Due le note negative: primo fra tutti la carenza di personale che non si è mai fatta sentire così tanto come nell’ultima stagione; secondo il caro prezzi. “Ci siamo lasciati con grandi punti interrogativi, c’è preoccupazione”, avverte l’albergatrice – Inevitabile l’aumento dei prezzi, anzi, Rinaldis invita i colleghi riminesi a ritoccare le tariffe. Bisogna avere il coraggio di adeguare i nostri prezzi agli aumenti. Lo sta facendo tutta l’Italia. A maggior ragione dovremo farlo noi che partiamo da prezzi molto più bassi, molto competitivi, ma che non ci permettono di avere margini”.