mercoledì, 6 Novembre 2024

Franceschini inaugura il Meis, luogo di interesse per il turismo internazionale

“Il Meis, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, è un luogo importante perché ricorda, per ora, il primo millennio della presenza ebraica nel Paese, e sarà un luogo importante per i ragazzi, per le persone che sanno poco della storia millenaria dell’ebraismo italiano e sarà un luogo di interesse per il turismo internazionale: lo abbiamo presentato a New York e a Gerusalemme e abbiamo avuto manifestazioni di grandissimo interesse”. Ad affermarlo Dario Franceschini, ministro di beni culturali e turismo, all’inaugurazione del museo a Ferrara. Franceschini ha aggiunto che è importante fare un grande investimento sul futuro dalla struttura, “puntare sul turismo scolastico, portare i ragazzi dall’Italia e dall’estero, perché investire in conoscenza significa offrire l’antidoto più forte a tutti i rischi e le paure di questo tempo”. Franceschini ha ricordato che “l’idea è nata nel 2003 ed è diventata legge votata dalla Camera e dal Senato unanimemente”. Quanto alla scelta di Ferrara per la sede del Meis, questo, ha argomentato, è accaduto perché la città estense ha accolto con solidarietà gli ebrei quando venivano cacciati dalla Spagna, perché è stata ed è ancora oggi conosciuta per Bassani e il ‘Giardino dei Finzi-Contini”. All’inaugurazione anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. ll Museo verrà completato nel 2020 con la creazione di 5 edifici moderni a richiamare i 5 libri della Torah. Nel giorno dell’inaugurazione e del taglio ufficiale del nastro, il Meis si è aperto alla cittadinanza presentando lo spettacolo multimediale ‘Con gli occhi degli Ebrei italiani’, sorta di introduzione permanente ai temi del museo e con il percorso espositivo ‘Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni. Un ‘caleidoscopio’ – in calendario fino al prossimo 16 settembre – ideato per rivelare origini dell’ebraismo italiano attraverso il racconto curato da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla, con l’allestimento dello studio Gtrf di Brescia.

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